\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Ungheria
Di Fabrizio (del 06/08/2009 @ 09:26:02, in conflitti, visitato 1583 volte)

Da Hungarian_Roma

Una donna rom di mezza età è stata colpita diverse volte da assalitori sconosciuti ed è morta a Kisléta, nella contea di Szabolcs (Ungheria del nord est). Sua figlia è rimasta ferita nell'attacco. János Lázár, presidente del Comitato Parlamentare per il Rafforzamento della Difesa Nazionale e della Legge, ha chiesto una sessione straordinaria del Comitato che abbia luogo giovedì (oggi ndr) alle 13.00, durante la quale il Ministro della Giustizia illustri al Comitato sull'omicidio di Kisléta e sulla successione di crimini simili.

La donna di 45 anni è stata colpita a morte, sua figlia di 13 anni severamente ferita da ignoti assalitori nella notte tra domenica e lunedì (Kisléta, con 1.900 abitanti, è a 60 km. da Tiszalök e 30 km. ad est di Nyíregyháza). Dichiara la polizia che in seguito all'uccisione, József Bencze, Alto Commissario della Polizia, ha raddoppiato la taglia offerta per ottenere informazioni sull'identità dei criminali coinvolti negli attacchi contro i Rom. Il premio di 100 milioni di fiorini è il più alto nella storia della criminologia ungherese (l'ultima taglia, 25 aprile, assommava a 50 milioni di fiorini). L'Ufficio Nazionale Investigazioni lunedì all'alba ha assunto la direzione dell'indagine sul crimine commesso in Kisléta.

La donna, colpita dai proiettili di una arma a pallini, abitava in una delle ultime case in una strada ai limiti del villaggio. I proiettili l'hanno colpita al torace, alla testa e al braccio. La figlia è stata ferita al collo e al braccio ed è stata trasportata all'ospedale András Jósa di Nyíregyháza.

Le condizioni della ragazza si sono stabilizzate e sono soddisfacenti, per quanto serie, ha detto Pál Felföldi, primo traumatologo (...) Dato che non ci sono testimoni oculari, la polizia sta aspettando che la ragazza esca dall'unità di cura intensiva a cui è sottoposta, sperando di ottenere informazioni sugli assalitori.

Potrebbero essere due di loro

L'investigazione sulla scena del crimine, la ricostruzione dei fatti e la ricerca e gli interrogatori degli eventuali testimoni sono continuati sino al primo pomeriggio in via Bocskai, dietro la quale ci sono campi di mais. Lì vicino una strada non asfaltata porta verso Nyírbogát, probabilmente il percorso scelto dagli assalitori per la fuga.

Secondo l'Agenzia Stampa Ungherese (MTI), i colpi sono stati esplosi da due fucili da caccia, il che significa che gli assalitori erano almeno due. La polizia ha trovato le cartucciere, che sono state consegnate agli esperti dell'Ufficio Investigazioni di Budapest.

Secondo la MTI, gli esami hanno accertato che armi da fuoco simili sono state adoperate in diversi attacchi contro i Rom. Secondo la polizia, diversi dettagli dell'attacco coincidono rispetti ad altri assalti contri i Rom. E' per questo che le indagini sono state prese in carico dall'Ufficio Nazionale Investigazioni, che ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio contro diverse persone.

Sono stati uditi tre-quattro colpi

Il sindaco Sándor Pénzes ha detto che i vicini hanno sentito tre o quattro colpi, domenica tra le 23.30 e le 24.00. L'assalitore o gli assalitori hanno aperto a calci la porta ed iniziato a sparare. Le vittime sono state ritrovate dai membri della famiglia. La ragazza non è ancora stata interrogata, dato che è ancora sottoshock. Le sue ferite sono serie, attualmente è in unità di cura intensiva, non ci sono informazioni precise sulle sue condizioni.

Secondo Sándor Pénzes, nel villaggio le relazioni tra Ungheresi e Rom sono molto buone. "La vittima era una gran lavoratrice. Cresceva da sola sua figlia, in condizioni pulite e salubri". - dice il sindaco. Mária B. era vedova e aveva due figlie. La famiglia lavora regolarmente e usufruisce anche del'assistenza sociale. "Tutto il villaggio è sorpreso per questa esecuzione. Non sappiamo cosa possa aver motivato gli assassini." - ha detto il sindaco a MTI.

Romedia Foundation, Budapest , 4 August 2009
Extracts from Index.hu, Hungary, 3 August 2009, 7 a .m.