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Sinti, il futuro in villaggio
Di Fabrizio (del 10/07/2009 @ 09:12:28, in casa, visitato 1283 volte)

Segnalazione di Betti dalla Provincia Pavese (pagina 14 - cronaca) Se ne è parlato QUI

La proposta della facoltà di Ingegneria-architettura

PAVIA. [...] Trenta studenti della facoltà di ingegneria edile architettura, esperti di progettazione urbanistico-sociale sotto la guida del sociologo Andrea Membretti, hanno studiato gli insediamenti di sinti nella nostra città e cercato soluzioni abitative che vadano oltre l'idea del campo nomadi isolato e precario, spesso culla di marginalità.

Stasera sarà presentato alla città e alle comunità sinte il lavoro svolto e poi ci sarà modo di fare festa con musica e balli. All'ingresso saranno raccolte offerte che le comunità sinte di Pavia invieranno ai terremotati abruzzesi e ci sarà un servizio bar.

Il progetto è stato portato avanti dal dipartimento diretto da Angelo Bugatti, settore servizi sociali del comune di Pavia, consiglio territoriale per l'immigrazione della prefettura, associazione sinti italiani di Pavia e cooperativa L'architettura delle convivenze. Cosa è emerso? "A Pavia risiedono attualmente 135 nuclei familiari, per un totale di 395 persone appartenenti alla popolazione Sinta che vivono in tre comunità differenti: piazzale Europa lato fiume, Piazzale Europa ex piscina e via Bramante. Ci sono 150 minori, 100 dei quali inseriti nelle strutture scolastiche fino alla scuola secondaria", racconta Membretti. I sinti residenti sono cresciuti fino al 2006, quando hanno raggiunto il picco di 750, mentre negli ultimi due anni si vede una inversione di tendenza.

Ma se formalmente sono organizzati in nuclei familiari di piccole dimensioni (da 1 a 3 individui), nei fatti prevalgono famiglie allargate di 10-15 persone, a loro volta aggregate in clan che arrivano a comprendere fino a 150 soggetti.

I nuclei familiari ristretti sono poi spesso di tipo informale, ovvero non registrati come tali all'anagrafe. "I rapporti di parentela e le gerarchie informali sono fattori da considerare in fase di progettazione dei nuovi insediamenti per evitare conflittualità e favorire la cooperazione sociale" scrivono nella relazione finale, senza dimenticare le funzioni di controllo di questa organizzazione. Gli studenti, ascoltando i diretti interessati e studiando le soluzioni già realizzate con i famosi fondi europei dedicati che l'Italia ancora non sfrutta, hanno formulato possibili soluzioni abitative per i sinti pavesi in vista della loro ricollocazione.

Quale potrebbe essere la soluzione? "Un villaggio auto-costruito di piccole unità abitative in legno con spazi comuni, oppure un nuovo quartiere centrato su edilizia comunitaria (housing sociale e co-housing) in muratura e su moduli abitativi transitori. Entrambe le soluzioni dovrebbero essere aperte ai pavesi Per evitare altri isolamenti" conclude Membretti.

Anna Ghezzi