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Kossovo
Di Fabrizio (del 12/09/2005 @ 11:13:49, in conflitti, visitato 1827 volte)

Da: Stop Deportations

Cari amici

Sinora abbiamo raccolto oltre 60 adesioni di organizzazioni e 600 di singoli cittadini, nel nostro appello contro la deportazione di Rom, Askali ed Egizi in Kossovo e per la loro inclusione nei colloqui sullo status della regione. Siamo particolarmente lieti di annunciare che hanno aderito in blocco tutte le aderenti al Romani Women Network, e che contiamo sull'adesione di TERF e IRU.

Purtroppo, sono andate perdute alcune delle vostre firme, e vi chiediamo di controllare se nell'elenco figura la vostra adesione, nel caso vi invitiamo a firmare nuovamente e a far conoscere il nostro appello ad altre organizzazioni e privati cittadini.

Anche se i processi di rimpatrio sono attualmente fermi, e secondo l'UNMIK solo qualche centinaia è stato rimpatriato a forza, questo non significa che il loro futuro non sia più a rischio. Al contrario, le autorità continuano con le pressioni verso i richiedenti asilo dal Kossovo perché "volontariamente" tornino nella provincia amministrata dall'ONU.

La situazione in tensione in Kossovo è dimostrata dall'aumentata presenza di forze militari internazionali e dalla uccisione di due giovani Serbi a Strpci nella sera dello scorso 27 agosto. Non esiste praticamente libertà di movimento per chi fa parte di una minoranza etnica. L'accesso alle scuole, ai servizi sociali e ai trattamenti medici avviene a rischio costante dell'incolumità personale. Scarse le possibilità di alloggio. La maggior parte delle case dei Rom sono state distrutte e mai ricostruite. Inoltre ogni iniziativa di rimpatrio su larga scala, causerebbe nuovi spostamenti nella popolazione locale.

In questi mesi si è conclusa la visita di Kai Eide, Ispettore dell'ONU. A breve sarà pubblicato il suo rapporto. Kai Eide si è mostrato critico soprattutto sulla situazione delle minoranze. L'impressione è che la "comunità internazionale" voglia concedere solo "un'indipendenza condizionata", e questo non incontra le aspettative della maggioranza albanese.

Come promotori della petizione, abbiamo concordato di renderla pubblica in concomitanza della presentazione del rapporto dell'Ispettore dell'ONU. Nel contempo, insistiamo nel richiedere la sospensione dei rimpatri di Rom, Askali, Egizi ed altre minoranze, che devono essere coinvolti nei negoziati del futuro del Kossovo.

Invitiamo nuovamente a firmare la petizione e a farla conoscere ai vostri contatti. Abbiamo bisogno di tutto il vostro supporto entro questo mese.

Asmet Elezovski

Karin Waringo