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21 marzo, giornata mondiale contro il razzismo
Di Fabrizio (del 21/03/2009 @ 08:54:19, in Kumpanija, visitato 1603 volte)

Ricevo da Maria Grazia Dicati


Non aver paura, apriti agli altri, apriti ai diritti from Strayorange on Vimeo.

ROMA – Un fantasmino giallo che non fa paura, anzi sorride: è uno spauracchio, ce lo ha pure scritto addosso. È questo il simbolo della Campagna nazionale contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro "Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti", presentata questa mattina al Teatro Ambra Jovinelli di Roma.

Disegnato da Viorel Samuel Cirpaciu, bambino rom di 11 anni, lo ‘spauracchio’ è il simbolo di una campagna organizzata da 26 organizzazioni, tra cui l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, associazioni religiose e laiche e Ong internazionali, oltre che i sindacati. "È una campagna che abbiamo voluto lanciare oggi non a caso – ha spiegato Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati -, alla vigilia di una data importante che è il 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo. Una campagna che ha la pretesa di essere un’iniziativa culturale, grazie al fatto che abbiamo convogliato diverse organizzazioni diverse, un’ampia fetta della società civile italiana".

Obiettivo della campagna, sensibilizzare la società civile al tema del razzismo tramite l’impegno delle organizzazioni aderenti che saranno protagoniste di quella che definiscono una vera e propria maratona di iniziative locali e nazionali, e una raccolta di firme che sottoscrivano il manifesto dell'iniziativa. L'invito alla riflessione è rivolto anche al mondo politico e alle istituzioni, anch’esse invitate a firmare contro il razzismo." In questi anni – ha spiegato Boldrini - una buona parte della politica ha coniugato l’immigrazione con la sicurezza, trascurando tutti gli altri aspetti dell’immigrazione, positivi che non hanno avuto il peso che meritavano".

Punta di diamante della campagna uno spot televisivo e radiofonico firmato da Mimmo Calopresti, con l’interpretazione di Francesca Reggiani, Lello Arena, Salvatore Marino e Cumbo Sall. "I media in questi anni - ha affermato Boldrini - non ci hanno aiutato a capire l’importanza del fenomeno migratorio. Hanno dato grande spazio alla cronaca nera legata all’immigrazione oscurando il resto, oppure hanno usato termini allarmistici e questo ha generato paura. Questa paura è basata sull’immagine dell’immigrazione resa, che non necessariamente corrisponde alla realtà".

Nello spot, i diversi attori si ritrovano a riscoprire le loro piccole posizioni razziste, nonostante si dichiarino non razzisti a vicenda. Bloccati da una intricata rete di fili, Francesca Reggiani interpreta una persona del Nord Italia che guarda con sospetto i meridionali. Il ‘sospettato’ è interpretato proprio da Lello Arena, che nella parte diffida degli arabi. Marino, cittadino italiano con madre eritrea scarica la colpa sugli africani ed infine Sall, anche lei italiana di padre senegalese restituisce il colpo sui rom. Da questo groviglio di parole e di fili, spunta proprio Viorel, l’autore del fantasmino giallo, che a differenza degli altri protagonisti, riesce a venire fuori dalla matassa.

La campagna giunge in un anno che gli organizzatori definiscono ‘nero’. "Ci siamo chiesti se il razzismo fosse cresciuto – ha spiegato Boldrini -. Da marzo 2008 a marzo 2009, limitandoci alla semplice raccolta di eventi riportati dalle agenzie di stampa, abbiamo raccolto 8 pagine di eventi di razzismo, centinaia di eventi che hanno portato a definire quest’anno un anno da dimenticare".

L'iniziativa è promossa dalle Acli, l'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati, Amnesty, Antigone, Arci, Asgi, Cantieri sociali, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cir, Cisl, Cnca, Comunità di Sant'Egidio, Csvnet, Emmaus Italia, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Federazione Rom e Sinti, FioPsd, Gruppo Abele, Libera, Rete G2, Save the Children, Sei - Ugl, Terra del Fuoco e Uil.