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Francia
Di Fabrizio (del 21/10/2008 @ 09:17:34, in media, visitato 1842 volte)

Da Roma_Francais, di questo film ne avevo parlato già settimana scorsa, e visto che mi sembra interessante, torno sull'argomento

Télérama.fr Karim Dridi : "Vorrei si prendesse coscienza della miseria dei Gitani"

LE FIL CINéMA - Il campo descritto nel suo film esiste davvero. Invece, la maggior parte degli autori recitano il loro proprio ruolo. Karim Dridi ("Bye-bye", "Pigalle") torna sui luoghi delle riprese di "Khamsa", nelle sale da mercoledì, la storia di un piccolo gitano marsigliese di 11 anni lasciato a se stesso.

SUR LE MEME THEME: Un Film De Karim Dridi : Khamsa | 7 octobre 2008 (in francese ndr.)

Come ha scoperto il campo gitano dove si svolge Khamsa?
Grazie al mio amico Sofiane Mammeri, uno degli attori di Bye-Bye. Ero attonito: mi credevo nel Brasile, in una favela. Ho deciso di farne un film dopo aver condiviso il quotidiano dei gitani: dormire in una roulotte, bere birre, andare in spiaggia coi bambini… Niente fognature, né elettricità, ratti grandi come gatti... Trecento persone vivono così.

Lei ha girato con i giovani del campo. Qual'erano le vostre relazioni?
Marco Cortes, l'interprete principale, non è del campo: è un piccolo gitano sedentarizzato. Va a scuola, beneficia di una struttura familiare forte. I bambini del campo, sono per la maggior parte de-scolarizzati, considerati come selvaggi, come recidivi. Ma sono stati capaci di partecipare sino alla fine ad un film, col rigore che questo implica. Di più, hanno dovuto accettare il sostegno scolastico imposto dalla Ddass durante le riprese. Qualcuno ha ripreso la voglia di studiare. Per me, è la migliore delle ricompense, meglio che una Palma d'oro.

Ha l'impressione di aver firmato un film impegnato?
Non dissocio la politica dal cinema. Vorrei che i miei concittadini prendessero coscienza della miseria di questa gente, Francesi come loro, e da generazioni. Dei bambini subiscono questa ingiustizia dalla nascita. Ecco perché il mio film ha una dimensione tragica, ma ho avuto cura di mostrare anche la parte luminosa dei bambini, anche quando commettono dei furtarelli. Il potere vorrebbe punire i minori severamente quanto i maggiorenni. E' abominevole. Tempo fa, avevo un progetto di film sugli stabilimenti penitenziari per minori. Ecco, il campo di Khamsa è una prigione a cielo aperto.

Propos recueillis par Cécile Mury
Télérama n° 3065