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La verità che la stampa non pubblica*
Di Fabrizio (del 18/08/2008 @ 08:54:34, in Italia, visitato 1716 volte)

Ricevo da Roberto Malini

La Croce Rossa definisce le condizioni dei Rom in Italia "peggiori che in Uganda"

Roma, 17 agosto 2008. Gli effetti del caldo hanno colpito in modo grave gli insediamenti Rom in Italia, favorendo il diffondersi di infezioni micotiche e batteriche e aggravando malattie respiratorie, cardiache, dell'apparato digerente e neurologiche. L'assistenza sanitaria per i Rom è praticamente inesistente, così come vengono loro negati farmaci essenziali, che solo in alcuni casi vengono prescritti dai medici, ma a pagamento. Per alleviare gli effetti di alcune patologie, sarebbe necessario aumentare il consumo d'acqua, ma nessuna misura è stata presa dalle istituzioni per adeguare gli insediamenti alle esigenze di acqua potabile. Al contrario, le famiglie Rom vengono sgomberate a un ritmo quotidiano dai microinsediamenti, rendendo sempre più grave, fra l'altro, il problema della carenza idrica. E senza acqua, oltre che senza cibo e farmaci, i bambini, gi anziani, i più deboli si ammalano in modo grave e muoiono. Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana (organizzazione che solo di rado diffonde notizie sanitarie che possano incrinare l'immagine delle Istituzioni razziste) ha dichiarato all'AGI che le condizioni dei Rom nella Capitale sono peggiori di quelle dei villaggi poveri dell'Uganda: "Recentemente sono andato a visitare un gruppo di donne sieropositive che vivono alla periferia di Kampala, in Uganda, le ho trovate in una condizione migliore. L'Italia, però, prosegue una persecuzione che non tiene conto in alcun modo dei diritti umani dei "nomadi". Anziché adottare - di fronte all'aumento esponenziale della mortalità, dell'insorgere e dell'aggravarsi delle patologie da precarietà - misure sociali e sanitarie, continua a dedicare ingenti risorse all'attuazione di sgomberi senza alternative abitative, di misure poliziesche e militari, nonché di un'inutile schedatura, effettuata con approssimazione nei confronti di comunità che vengono cacciate da un luogo all'altro. La presenza della Croce Rossa dà l'illusione di un programma di assistenza ai Rom che in realtà non esiste ed è ormai intollerabile che l'Unione europea e le Nazioni unite, nonostante le parole e i proclami spesi, restino a guardare - come settant'anni fa - la distruzione di un popolo e di un modello di civiltà, rispettosa dei diritti umani, che l'Europa vorrebbe incarnare.

*E' un'iniziativa del Gruppo EveryOne rivolta agli attivisti, agli "amici dei Rom" e soprattutto ai giovani giornalisti che rifiutano l'asservimento dell'informazione e della cultura al potere e sono disposti a rischiare (anche la carriera, ma non la coscienza) per mettersi al servizio della verità. Da parte nostra, offriremo loro la possibilità di incontrare testimoni, visionare documenti e visitare i luoghi della persecuzione, per riferire ai cittadini ciò che davvero accade al popolo Rom nel nostro Paese. Tel: (+ 39) 331-3585406 - (+ 39) 334-8429527 - www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com