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I Rom in soccorso di Berlusconi
Di Fabrizio (del 07/08/2008 @ 08:43:27, in blog, visitato 1446 volte)

Da Roma_Francais

BIENVENUE CHEZ LES ROMS (blog)

Miei cari amici Rom,

Porto un toast al vostro coraggio ed a ciò che dovete sopportare per me. Da quando sono stato nominato presidente del Consiglio dei ministri, ho rinunciato a scegliere tra i mandati più difficili e optato per quelli che mi avrebbero apportato più cre-di-bi-li-tà. Dopo aver passato in rivista i grandi assi della mia politica, mi son dovuto arrendere all'evidenza. I soli che mi potevano salvare la pelle eravate proprio voi, Voi, miei amici Rom!

Ho rinunciato alla lotta alla mafia poiché tutti i miei amici ne fanno parte. Il potere d' acquisto sul quale non ho nessuna influenza. La lotta alla povertà, alla miseria e all'indigenza, chi se ne frega! Tutte queste preoccupazioni per le quali non posso strettamente fare nulla non avendo le competenze ed ancor meno l'interesse. Fortunatamente, sono definitivamente scappato alla giustizia mettendomi al riparo da azioni giudiziarie. Unica cosa efficace che so riuscito sinora ad ottenere.

Pregando Dio in ginocchio, l'imploravo di mostrami la strada giusta e come rassicurare gli Italiani. Guardando lungamente la croce sulla quale Gesù sacrificato ha versato il suo sangue per me. Di colpo, un'illuminazione straordinaria. Al posto di Gesù, ho visto un Rom.

Sì! Una rivelazione divina. Dio mi aveva inviato i Rom per venirmi in aiuto. Voi siete stati designati, come l'agnello sacrificale sull'altare della politica italiana. Immolati per far dimenticare agli Italiani che tutto va alla deriva. Mi lanciai, in ginocchio, sul pavimento della Chiesa, per ringraziare il Padre nostro di avervi designato tra noi.

E gli Italiani sono contenti dell'olocausto che gli offro. Mi incensano, mi onorano, voi siete seguiti con tutti gli altri immigrati, ho inviato loro l'esercito per le strade. Si sentono infine amati, compresi, rassicurati. Avevano bisogno di un padre, ebbene, ce l'hanno. Onnipresente. Penso per  loro, decido per loro. L'uniforme, l'esercito, sono simboli potenti della forza del padre, d'ora in poi si manifesterà a tutti gli angoli di strada.

Allora, miei amici Rom, lasciatemi ringraziarvi di avermi aiutato ad erigere questa statua che io rappresento e che l'Italia intera adora. Per il vostro coraggio, per il vostro dono di sé, sarete ricompensati davanti la Porta di San Pietro. Prego tutti i giorni perché voi accediate al Paradiso, senza indugi, in grazia dei servizi resi all'Italia.

Per finire, Cari amici Rom, siete i migliori cittadini italiani che il paese ha mai avuto e meritereste, per questo, di essere decorati.

Alla vostra salute, leviamo i nostri bicchieri, tutti assieme, e beviamo alla vostra gloria!