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Cittadinanza ai bimbi Rom
Di Fabrizio (del 22/07/2008 @ 09:23:26, in Regole, visitato 1802 volte)

Ricevo da Roberto Malini

COMUNICATO STAMPA 21 luglio2008

ROM, GRUPPO EVERYONE A MARONI: "MA CITTADINANZA A QUALI BAMBINI ABBANDONATI? SOTTRATTI ALLE FAMIGLIE DALLE ISTITUZIONI"

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha dichiarato che nei prossimi giorni proporrà al Governo la concessione della cittadinanza italiana ai bambini Rom senza genitori nati in Italia. La proposta ha sollevato un coro di domande da parte delle organizzazioni dei diritti umani, dei politici e dei semplici cittadini, tra tutte: quanti sono gli orfani o i trovatelli Rom nati in Italia? E fra questi, quanti sono quelli che non hanno parenti stretti a cui essere affidati?

"Dopo attenta riflessione," commentano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau "abbiamo identificato i bimbi e i minori cui si riferisce il ministro Maroni. Sono i bambini rom sottratti dalle autorità e dai servizi sociali dei comuni italiani con l’avvallo dei Tribunali per i minorenni – in una parola, dalle Istituzioni – ai loro genitori, con provvedimenti illegittimi, già denunciati dall'europarlamentare ungherese Viktoria Mohacsi alla Commissione europea. Centinaia di bambini Rom sono stati sottratti alla potestà dei loro genitori, spesso addirittura al momento del parto, con la scusa che le madri non avevano un domicilio né un lavoro. Nella maggior parte, si trattava di genitori romeni di etnia Rom. Le motivazioni alla base dei provvedimenti sono, in realtà, false e pretestuose," continuano gli attivisti "perché le madri e i padri dei bambini 'rubati' avevano praticamente nella totalità dei casi domicilio in Romania, un domicilio proprio o presso parenti. In diversi casi, inoltre, le madri colpite dal terribile provvedimento erano ospitate presso centri di accoglienza o alloggi privati, messi a disposizione da volontari".

Il Gruppo EveryOne presenterà nei prossimi giorni un dossier alle Istituzioni europee e all'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, nonché ad alcuni Parlamentari italiani, in cui sono esposti i vizi delle procedure, gli innumerevoli abusi e una nutrita documentazione riguardante i casi più emblematici. "Vi è molta ignoranza, da parte di autorità, servizi sociali, aziende sanitarie e Istituzioni in genere," proseguono i rappresentanti di EveryOne "riguardo alla direttiva europea sulla libera circolazione 2004/38/CE, che permette ai cittadini romeni e così a tutti i comunitari di transitare liberamente nel nostro Paese senza l’obbligo di permessi di soggiorno o altra documentazione speciale. Sono altrettanto sconosciute le normative internazionali che tutelano i diritti delle minoranze e dei bambini e, purtroppo, vi sono molti interessi – di vario genere – legati alle procedure di affidamento dei minori a famiglie italiane e comunità. Quello che colpisce di più, tuttavia," concludono "è il fatto che non venga considerato il domicilio dei genitori in Romania. Togliere i loro i figli perché si trovano in Italia senza un luogo stabile in cui vivere corrisponde a mettere in atto le stesse procedure nei confronti di cittadini comunitari in vacanza in Italia, magari in una tenda o di passaggio in una città".

"In realtà," denuncia l’attivista Rom Nico Grancea, membro EveryOne, "si è voluto costringere i Rom romeni a tornare in patria, sotto la minaccia di perdere i loro bambini. Non a caso, nell'ultimo anno, ben 27mila cittadini Rom romeni, fuggiti dal'Italia, sono stati accolti in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Romania. Sono Paesi che vanno lodati, perché hanno evitato una catastrofe umanitaria. In Italia si è verificata un'espulsione di massa camuffata da provvedimento a tutela delle famiglie".

"Il ministro Maroni" conclude il Gruppo EveryOne "si è reso conto dello spaventoso abuso commesso e sta cercando di correre ai ripari concedendo la cittadinanza italiana ai bambini sottratti illegittimamente. E' importante che le Nazioni Unite intimino all'Italia di interrompere immediatamente le sottrazioni di bambini alle famiglie Rom, le espulsioni di massa, la purga etnica in corso, e che la Commissione UE e il Parlamento europeo formalizzino al più presto sotto forma di una direttiva gli obblighi umanitari cui l’Italia - come tutti i Paesi membri dell'Unione - si deve attenere".


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