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Discriminazione razziale degli "Zingari"
Di Fabrizio (del 08/07/2008 @ 13:25:40, in Italia, visitato 2158 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir

Cari cittadini Italiani,

noi ROM e Sinti in Italia siamo circa 160 – 180 mila di cui almeno la metà sono cittadini italiani presenti sul territorio da secoli. Altra meta Rom Slavi, e Balcani.

Siamo la più grande minoranza in Europa ed in molti paesi, tra cui l’Italia, non siamo neppure riconosciuti come minoranza linguistico-culturale.

Per identificarci viene spesso usato, in senso dispregiativo, il termine “zingari” sinonimo di ladro, sporco e pericoloso per la società.

Per la verità le nostre origini sono lontane, il nostro popolo è partito dall’India, regione Punjab e Sind, nel XII° secolo per iniziare una lunga migrazione che ci avrebbe portato in tutti i paesi del mondo e noi siamo ROM e Sinti.

I Sinti, si sono nel tempo integrati nei paesi ospitanti acquisendone non solo la cittadinanza ma anche la cultura civile e religiosa.

Siamo l’unico popolo che ha in sé rappresentanti di tutte e religioni , islamica (Turchia, Paesi Arabi e Balcani), ortodossa (ex Unione Sovietica) e cattolica (resto dell’Europa)….

Siamo l’unico popolo che non ha mai combattuto per conquistare uno stato e per questo siamo senza una patria, la nostra bandiera raffigura il verde della natura, l’azzurro del cielo (simbolo di libertà) ed una ruota di carro che allude al nostro lungo e perenne cammino.

Partendo dai vari dialetti Romanes è stata codificata un’ lingua romanes che identifichi un unico popolo.Il 8 Aprile 71 a Londra la prima riunione della “International Romani Union”…Dal li si festeggia il Giorno Mondiale dei Rom e Sinti….

Ci siamo riuniti anche sotto un unico inno “gelem gelem” (ho camminato ho camminato).

Siamo stati perseguitati durante il regime nazi-fascista e più di 800.000 Rom e Sinti sono stati sterminati nei campi di concentramento. Anche questo nostro sacrificio è stato del tutto ignorato. Su bimbe Rom di 13/14 ani si faceva la sterilizzazione a VIVO per non far nascere i nuovi bastardi asociali “zingari”. I bimbi Rom gemelli si usavano come cavie per esperimenti del famoso dr.Mengel….; oltretutto, oggi, come se questo non fosse bastato, circola l’idea di prendere le impronte dei bambini Rom e Sinti per il “loro bene….”.

Durante la guerra dei Balcani le nostre case sono state bruciate dai guerriglieri Albanesi, Serbi, Macedoni ( per costruire il grande Albania,Macedonia o Serbia) o bombardate dalle forze NATO e nessuna nuova nazione ricostruita ci ha visto inclusi trovandoci così costretti a subire un nuovo “exodus”. Tantissimi bimbi sono entrati in Italia piccoli; quelli nati qui, vivendo nei campi-ghetto non possono avere la residenza e ora compiuti i 18 anni, mancano i requisiti indispensabili per avere la Cittadinanza Italiana; a questo proposito sarebbe più che mai opportuno proporre un decreto legge per il futuro dei bimbi Rom e Sinti..!

I provvedimenti che il nuovo governo italiano intende prendere a nostro riguardo rappresentano l’ennesima forma di discriminazione di un popolo che già vive ghettizzato. Vi ricordo che noi, scappando dalle guerre, siamo stati costretti a rifugiarci nei così detti “campi nomadi” (pur essendo ormai da tempo stanziali) non avendo la possibilità di essere riconosciuti come profughi e rifugiati.

E’ proprio vero che per aiutare i bimbi Rom, come viene propagandato, si deve partire dal prendere loro le impronte digitali?

Siamo di nuovo ad affermare la favola che i Rom rubano i bambini italiani per cui si rende necessaria l’identificazione tramite l’esame del DNA? Vi ricordo che ci sono tante indagini ma nessuna condanna di questo tipo negli ultimi 20/30 anni.

Si intende schedare anche i bimbi le cui famiglie nel tempo sono uscite dai campi e si sono integrate nella società?

Secondo me esistono altri modi per aiutare i bimbi Rom tra i quali dare una possibilità di regolarizzazione ai loro genitori per attivare un processo di integrazione lavorativa e abitativa; regolarizzazione che preveda anche l’analisi dei casi in cui mancano le documentazioni di provenienza perché “bruciate durante la guerra nei Balcani”; la guerra appartiene non solo alla realtà presente ma anche al nostro passato.

La mia esperienza a Pisa con il progetto “città sottili” mi dice che si può fare………

Dal 1998 al 2008 siamo riusciti a togliere i minori Rom dell’ex Jugoslavia dai semafori e a garantire loro un adeguato inserimento scolastico, sono stati iscritti tutti alla scuola dell’obbligo e più dell’80% frequenta regolarmente anche grazie al sostegno del trasporto scolastico comunale. Non è servito prendere a nessuno le impronte digitali: è stata necessaria la presenza costante degli operatori e dei mediatori sociali del progetto.

Il progetto “città sottili” della città di Pisa ( pur con le sue mancanze ), è riuscito nel processo di integrazione di molte famiglie Rom ma non può da solo risolvere il problema Rom in Italia. Occorrerebbero tanti progetti in tante città d’ Italia simili a questo di Pisa. I fondi Europei per l’integrazione dei Rom e Sinti ci sono ma le organizzazioni italiane li usano poco e male, elaborando organigrammi con tanti “Esperti” che per la verità creano disastri, le cui conseguenze sono poi pagate con la “pelle” dei Rom e Sinti.

Vi voglio ricordare che i finanziamenti per la costruzione del villaggio Rom di Coltano sono per la maggior parte derivati da quei fondi della Comunità Europea destinati specificatamente alla comunità Rom e Sinti in Europa, non possono avere altra destinazione (ad esempio l’acquisto di mezzi per la Polizia di Stato o pista per le biciclette)...

La Federazione Italiana Rom e Sinti chiede alle Autorità ed alle Istituzioni un’attiva collaborazione per trovare un modo migliore di risolvere il “problema” Rom e Sinti.

Sono convinto che esista un’emergenza criminalità originata da organizzazioni malavitose ma sono altrettanto convinto che debbano essere puniti i responsabili e non tutta la comunità cui appartengono. Esiste l’emergenza della cosiddetta “Morte bianca” nei cantieri di lavoro …Anche li muoiono tanti Rom e solo alla morte vengono considerati cittadini dei rispettivi paesi di provenienza, anziché Rom.…Lavoratori che lasciano famiglie e bambini, il cui futuro è scritto nel disegno di legge delle impronte…..

Lancio un appello a tutte le persone di buon senso ed ai rappresentanti delle istituzioni e soprattutto al Papa Ratzinger perché si pronuncino contro la pratica delle impronte digitali dei bimbi Rom.

GRAZIE Etem Dzevat

Consulente Nazionale della Federazione “Rom e Sinti insieme”