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In prefettura un archivio etnico dei rom
Di Fabrizio (del 16/06/2008 @ 09:37:46, in Italia, visitato 1951 volte)

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18.09 - 12/06/2008 I dati raccolti dalle Forze dell'ordine durante le operazioni di schedatura nei campi andranno a finire in un archivio speciale. E' quanto emerso dall'incontro tra Michele Tortora, rappresentante del Prefetto, e alcune associazioni

MILANO – I dati raccolti dalle Forze dell'ordine durante le operazioni di schedatura nei campi rom andranno a finire in un archivio speciale, custodito presso la Prefettura. È quanto emerso oggi dall'incontro tra Michele Tortora, rappresentante del Prefetto, e alcune associazioni tra cui Opera nomadi, OsservAzione, Federazione Rom e Sinti insieme, Romanodrom (vedi lancio nel notiziario di ieri).
 
“È una decisione che conferma le nostre preoccupazioni -commenta Maurizio Pagani, presidente dell'Opera nomadi-. La creazione di un archivio a carattere etnico è un provvedimento di cui non possiamo conoscere il passo successivo”. Amareggiato anche Giorgio Bezzecchi, rom e vice-presidente dell'Opera Nomadi: “Sia io che mio padre Goffredo (ex deportato nel campo di Lipari durante il fascismo, ndr) siamo stati profondamente umiliati -dice-. La mia battaglia continua, anche con l'appoggio di varie associazioni tra cui l'Anpi, l'Unione delle comunità ebraiche italiane e gli ex deportati”.
 
I promotori dell'incontro hanno fatto due richieste al rappresentate del Prefetto: rivedere le modalità con cui viene fatto il censimento nei campi e coinvolgere preventivamente le associazioni che operano nei campi e i rom. La risposta è attesa entro due o tre giorni. Alla discussione hanno partecipato anche alcuni esponenti politici tra cui l'eurodeputato Vittorio Agnoletto e il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Luciano Muhlbauer. “Lunedì presenterò un'interrogazione alla Commissione europea -ha detto Vittorio Agnoletto- per sapere se la creazione di un archivio speciale per i cittadini rom è compatibile con la Carta dei diritti dell'Unione”.
 
Al presidio che ha preceduto il confronto in Prefettura ha partecipato anche Giorgio Vallery, ex presidente di Opera Nomadi che negli anni Sessanta e Settanta ha lavorato a Palazzo Marino per la gestione della questione rom. “Il Comune si è fatto sfuggire di mano il problema -commenta-: non lo ha seguito con lo stesso impegno che aveva messo all'inizio quando aveva iniziato un percorso d'integrazione vero”. (Ilaria Sesana)
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