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Comunicato sui Rom della Bovisa
Di Fabrizio (del 19/03/2008 @ 14:13:36, in Italia, visitato 1538 volte)

ciao a tutte/i,
vi giro un comunicato stampa sullo "sgombero a rate" di questa mattina in Bovisa.
Un abbraccio,

Piero Maestri – Consigliere provinciale, Sinistra Critica

COMUNICATO STAMPA
Lo "sgombero" dei Rom alla Bovisa: la polvere sotto il tappeto


Questa mattina il Comune di Milano ha inaugurato la politica dello "sgombero a rate". Una ventina di agenti della Polizia municipale (in assetto anti-sommossa. ..), accompagnata da ruspe e camion, si è presentata alle 7.30 all'insediamento occupato da famiglie Rom in via Bovisasca (in questo momento probabilmente la più grande baraccopoli di Milano – con circa 700 persone tra le quali 200 bambini - perché raccoglie gran parte dei Rom cacciati dagli altri campi) per un'operazione definita di "alleggerimento e messa in sicurezza" di una parte dell'area.

In pratica sono state smontate (con il contributo attivo degli stessi Rom) una decina di baracche da una parte del campo - quella più visibile dalla strada e dalla stazione ferroviaria - permettendo che venissero ricostruite dall'altro lato del campo. Per fortuna nessuno “sgombero” per ora (anche perché lo stesso Prefetto si è detto contrario, in mancanza di alternative) , in attesa di altri interventi analoghi prossimamente.

Obiettivo? "Risolvere" il problema al solito modo: nessuna soluzione concreta e lo spostamento del problema da un'altra parte della città - sperando che la concentrazione numerica delle famiglie si riduca in mille rivoli più sopportabili politicamente. E intanto mantenere in vita un’emergenza che può sempre tornare utile in campagna elettorale, praticando per ora solamente un "alleggerimento" della pressione giornalistica e dell'opinione pubblica: questo vuol dire nascondere la polvere sotto il tappeto.

Per fortuna si è verificato un fatto nuovo. Non si è vista in questi giorni in Bovisa la consueta mobilitazione dei cittadini "esasperati" . Al contrario, ieri sera un'affollata assemblea nella biblioteca del quartiere - organizzata da associazioni della zona - ha messo in evidenza come il degrado di quell’area non sia il risultato dell'insediamento dei Rom, ma lo preceda: un degrado causato dalla dismissione di fabbriche chimiche della Montecatini Edison, che ha lasciato nel terreno una forte e pericolosa contaminazione chimica.

Quell'assemblea ha espresso quindi la forte consapevolezza che una risposta al degrado non deve necessariamente essere trovata sulla pelle dei Rom, ma possibilmente insieme a loro e provando a rispondere anche ai loro bisogni - primo tra tutti rendendo possibile un'alternativa a quell'insediamento insalubre e pericoloso. La presenza di alcune/i cittadine/i della Bovisa questa mattina insieme alle famiglie Rom è certamente un bel segnale in quella direzione.

Quanto successo oggi dimostra ancora una volta che non ci possono essere scorciatoie repressive, per quanto condotte "a rate" e con una certa "gentilezza" : deve invece essere messa in campo la volontà politica di affrontare seriamente il tema dell'accoglienza e della politica abitativa - offrendo una risposta su scala metropolitana. Il primo passo è quello che da tempo chiedono le associazioni impegnate quotidianamente nell'affrontare le "emergenze" sociali: convocare un tavolo inter-istituzionale alla presenza di Regione, Provincia, comuni dell'area metropolitana milanese e associazionismo sociale per trovare insieme soluzioni davvero utili ai bisogni dei cittadini del quartiere e delle famiglie Rom.