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OLTRE I CAMPI E GLI SGOMBERI
Di Fabrizio (del 14/12/2007 @ 09:09:08, in Italia, visitato 1513 volte)

Da ChiAmaMilano

Dopo un anno di ossessioni securitarie un pezzo della città chiede un cambio di rotta sul capitolo nomadi

C’erano tutti o quasi –l’assenza della Casa della carità di Don Colmegna non è passata inosservata– e già questa è una notizia.
Dalla CGIL alla Comunità di Sant’Egidio, dal NAGA alla Caritas, dal Gruppo Abele all’Associazione Nocetum, dalle ACLI ai Padri Somaschi hanno deciso di dire basta alle politiche degli sgomberi, agli sfaceli dei campi, al pregiudizio usato come facile arma di consenso nei confronti di una cittadinanza sempre più irretita dalle campagne mediatiche nelle quali l’ossessione della sicurezza si riversa come un’onda di piena che spazza via gli ultimi e le loro povere cose.
Dopo un anno durante il quale l’approccio alla questione Rom è stato a tratti feroce e spesso strumentale, molte realtà sia laiche che cattoliche hanno deciso di dire basta e di riportare nell’alveo di una discussione razionale quanto era stato ormai relegato nel cono di un’aggressività troppe volte fomentata da chi avrebbe invece il compito di amministrare e quindi di risolvere i problemi piuttosto che esasperarli o semplicemente utilizzarli.
Il “Cartello” di associazioni che si è ufficialmente presentato il 10 dicembre e che ha illustrato le proprie proposte per costruire un percorso quanto meno di convivenza con i Rom costituisce una risposta assai significativa anche perché vede riunite molte realtà che in passato avevano avuto non poche divergenze su questo come su altri temi. Segno evidente che non si poteva attendere oltre nel delineare una strada alternativa, l’unica razionalmente e civilmente percorribile, sia per iniziare a tracciare le possibili soluzioni ad un problema complesso, sia per porre un argine ad uno slittamento per il quale ormai la povertà e l’emarginazione rischiano di diventare una colpa da scontare con un supplemento di sofferenza che prende la forma dell’intolleranza e degli sgomberi.

B.P.

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