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Intervista a Esma Redzepova
Di Fabrizio (del 05/12/2007 @ 09:07:09, in Kumpanija, visitato 1920 volte)

Da Macedonian_Roma

Contributed by: WMC_News_Dept. - Interview by Ivana D'Alessandro

Esma Redzepova, la cosiddetta "Regina degli Zingari" è unaincredibile artista che coopera con la campagna Dosta! che promuove un miglior riconoscimento della cultura rom e del loro essere cittadini europei. Nominata per il Premio Nobel per la Pace nel 2003, Esma è stata anche la prima artista yugoslava a calcare le scene dell'Olympia di Parigi. Orgogliosa delle proprie origini, Esma ha cominciato a cantare dall'età di 13 anni. Il suo matrimonio con un "gagio", Stevo Teodosievski, fu uno scandalo prima di diventare il simbolo del dialogo tra la comunità rom e la società maggioritaria. L'abbiamo incontrata a Friburgo, nel quadro di un'attività che è tuttora una sorpresa ma che verrà annunciata su www.dosta.org.

Signora Redzepova, lei è una cantante conosciuta a livello internazionale, è stata nominata al Premio Nobel per la Pace, è sposata con un non-Rom... Molti direbbero che lei non corrisponde all'immagine dei Rom che comunemente ha la gente, Si considera un'eccezione?

E'una domanda molto importante: se sono un'eccezione per il popolo Rom e per essere stata nominata al Nobel per la Pace. Sento dii aver fatto molto per la popolazione Rom. Sono stata la prima cantante che ha cantato in romanes nel mondo, sono la Regina ufficiale della musica rom, incoronata a Chandigarh, in India nel 1976. D'altra parte, sono speciale nel mondo musicale, non un'eccezione per essere Rom. E' vero che ho fatto molto per dare visibilità alla cultura Rom e per tenere insieme Rom e non-Rom, ma questo è normale, niente di eccezionale.

I Rom sono tuttora la minoranza più discriminata in Europa. Secondo lei quali sono le ragioni di ciò e come l'esempio di personalità come lei  può invertire la situazione?

Posso dire che la discriminazione contro i Rom è sempre esistita, ma il popolo Rom l'ha sempre affrontata con dignità e l'ha sempre combattuta. Posso dire che i Rom sono un popolo duro, che vive in tutto il mondo, ed è l'unico popolo che non ha mai dichiarato guerre, l'unico popolo che non ha assimilato degli altri.

L'attitudine Rom dovrebbe essere emulata e la loro cultura riconosciuta. Anch'io, quando ero giovane, ho sofferto la discriminazione. Per esempio, alla scuola elementare nessuna bambina voleva sedersi accanto a me, per la mia pelle scura, perché ero differente dagli altri. Devo dire che ho avuto dei momenti difficili nella mia vita di cantante rom, ma ho sempre provato a dimenticare quei brutti momenti e cercato di ricordare le cose piacevoli che mi sono successe come Esma Redzepova Teodosievska.

Come spiegheresti a un non-Rom chi sono i Rom e cosa significhi esserlo nella società odierna?

Per me essere Rom significa felicità. Può sembrare strano a qualcuno che si sia felici di essere Rom. Ma sono orgogliosa della mia origine etnica perché sono orgogliosa della storia del mio popolo, della ricchezza della mia cultura e dell'attitudine pacifica e cosmopolita del mio popolo che è sempre stato di una grande apertura mentale. Il popolo Rom dovrebbe avere il diritto di scegliere il posto dove vivere, perché non hanno un paese proprio.

Come vede la condizione delle donne Rom nella nostra società, e quale il loro contributo alla Romanipen, l'identità e cultura Rom?

Devo dire che in Macedonia c'è un gran numero di donne Rom che giocano un ruolo attivo non solo nella vita familiare, ma anche nella vita sociale: Molte donne Rom lavorano sulle tematiche rom, difendono i diritti dei Rom e lottano per il riconoscimento della cultura rom. La presenza delle donne Rom nella società è anche dimostrata dal numero di donne Rom scolarizzate, che è in costante aumento. In Macedonia ci sono ragazze e giovani donne che hanno educazione superiore e grande conoscenza delle tematiche rom. Io sono tra quante lavorano sulle tematiche rom e fanno un lavoro positivo per la comunità Rom.

Quali messaggi vorresti indirizzare ai non-Rom che leggono questa intervista?

Il mio messaggio a tutti sarebbe di smettere di combatterci, di insegnare la tolleranza, il rispetto e la mutua comprensione per garantire un miglior futuro ai nostri figli ed un mondo migliore dove vivere.

This interview was made for the Council of Europe's Dosta! - Basta! campaign. "Dosta" is a Romani word meaning "enough." Dosta is also an awareness raising campaign which aims at bringing non-Roma closer to Roma citizens. For more information about Dosta, go to www.dosta.org.