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Colombia
Di Fabrizio (del 03/07/2005 @ 14:45:52, in conflitti, visitato 2440 volte)


Bogotá, Junio 28 de 2005 Etnias de Colombia ©

 

Nella foto: Ian Reshetnickov (Sergunin) - Generale Rom della Federazione Russa (1954 - 2004)

Grazie a Boris Muntyanu

NDR: Sull'argomento, ricordo anche un articolo del 5 febbraio, sempre dalla Colombia.

Preciso che non mi interessa il merito se prestare il servizio militare per i Gitani sia legittimo o meno, visto che nelle varie comunità, anche in Italia, ci sono stati diversi esempi in questo senso.

Articolo interessante comunque per conoscere qualcosa sulla vita delle varie comunità nel mondo.

Por: PAULA CAMACHO

El Tiempo

 

I giovani sono riluttanti. Si nascondono dalla polizia, non hanno documenti e non si spostano più nei villaggi vicini per paura dell'esercito. E' il caso di Harold, gitano di 19 anni, che si nasconde da sei mesi. I suoi amici non lo portano più con loro nelle strade del  barrio Bella Vista, a Bogotà, dopo che una sera di aprile, mentre andava a trovare un amico, fu sorpreso da una ronda della polizia. Spaventato e con le mani grondanti sudore, si nascose dietro il banco di un negozio.

 

Vive nel timore del servizio militare, senza uscire di casa o di città, né frequenta più l'Università, perché gli manca il libretto militare. "Noi gitani non abbiamo paura, quello che chiediamo è il rispetto dei nostri costumi. Questo [servizio militare] è una cosa inventata dai gadjé [chi non è Rom NDR] - e noi non siamo abituati a quegli orari definiti, neanche a maneggiare le armi e tanto meno a lasciare le nostre famiglie per tutto questo tempo."

 

Per preservare la cultura

Una situazione simile è vissuta da circa 350 gitani, tra i 18 e i 20 anni, che rappresentano il 17% dei circa 2000 che vivono in Colombia e che considerano il servizio di leva un attentato contro la loro integrità etnica e culturale.

 

Il popolo Rom - come si autodefinisce - è considerato gruppo etnico dal 1998 (col governo di Andrés Pastrana). Migrati dall'India attorno all'anno 1000 si sono dispersi in differenti paesi, senza considerarsi appartenenti a nessuno di questi. Arrivarono in Colombia in epoca coloniale, per sfuggire alle persecuzioni [europee]. Entrarono nel paese dal porto di Barranquilla, e in molti conservano le loro radici linguistiche e abitano in zone geografiche delimitate, che loro chiamano Kumpanías, sparse a Bogotá, Girón, Cúcuta, Medellín e Duitama.

 

Nei secoli i Rom hanno continuato a mantenere distanti i loro figli dai gadjè per preservare la purezza del loro sangue e infine, della loro cultura.

Alexánder Gómez, di 20 anni, è uno di loro che a luglio dell'anno scorso è stato incorporato nel battaglione Plan Energético Vial, di Samoré (nord di Santader).

 

Gitani nell'esercito

Reclutato, racconta, contro la sua volontà a Cúcuta, quando fu trovato senza libretto militare: "Non mi sono abituato ancora al rispetto degli orari che mi impongono e ad obbedire agli ordini, perché i nostri genitori ci hanno educato alla libertà e dover obbedienza solo a loro e alle nostre leggi ed autorità."

 

I  genitori hanno richiesto ufficialmente al Ministero della Difesa e al comandante del battaglione che sia dispensato dal servizio militare, perché hanno paura che così perda le sue credenze e la sua lingua. Ma sinora non hanno ottenuto alcuna risposta.

 

La risposta di Juan Guillermo Rojas, comandante del battaglione, è stata: "Nessuno, tanto meno lui, mi ha detto che fosse gitano. Se è parte di un gruppo etnico, posso anche congedarlo. La cosa è possibile, però necessito di stabilire i parametri che la legge esige. Non ho l'autorità per assumere una simile decisione."

 

La legge non esonera

I portavoce del Ministero della Difesa informano che dal 1999 i gitani sono considerati minoranza etnica, ma che non esiste una legge che dica che debbano essere esonerati dal servizio militare. Soltanto chi si dichiara indigeno tra i gruppi riconosciuti come minoranza etnica (gli altri sono i gitani e gli afrocolombiani),dal 1991 hanno il diritto di non prestare servizio militare "al fine di proteggere la diversità etnica e culturale della Nazione". Ora i leaders gitani, chiedono che anche a loro sia garantito il medesimo diritto.

 

Una legge che li escluda

Secondo la comunità, in tutta la storia dei gitani in Colombia, solo due sono stati arruolati nell'esercito. Il primo fu Yiyo Gómez, reclutato a Villeta e che prestò servizio per 18 mesi a Bogotá. Il secondo è Alexánder Gómez. Sul suo caso il Ministero non si pronuncia, dato che non esiste un registro etnico di quanti prestino servizio militare. Yiyo Gómez è dell'opinione che i membri della comunità dovrebbero prestare servizio: "Vorrei che lo facessero in tanti, è un'esperienza formativa e non interferisce con i gitani che potremo essere."

 

Altri gitani stanno elaborando un progetto che permetta loro di essere esonerati. Il coordinatore generale di Prorom (Proceso Organizativo del Pueblo Rom de Colombia) sta valutando se questo sia possibile. "Il processo è iniziato, stiamo consultandoci con degli avvocati. Non saremmo buoni soldati e poi siamo una minoranza di duemila persone. La leva obbligatoria non cambierebbe con la nostra presenza."

 

La legge dei gitani

I gitani in tutto il mondo sono organizzati secondo leggi proprie, basata sul rispetto e l'ordine famigliare, e il valore della persona si giudica dal mantenimento della parola data.

 

I Rom hanno proprie autorità tradizionali, chiamate "Sere Romengue", che amministrano la giustizia all'interno di una giurisdizione chiamata Kriss Romaní. "Hanno stabilito che ai Rom è vietato dalla loro cultura far parte delle forze armate" ha commentato Véncer Gómez.

In Colombia i gitani si dedicano a lavorare i metalli e sono commercianti nati. Le donne praticano l'arte della divinazione. Parlano una lingua propria chiamata romanés e vivono uniti in gruppi chiamati kumpanías, dove i gadjé non sono ben visti. Questa organizzazione sociale ha permesso loro di mantenersi uniti e poco visibili al resto della società, e per questo sappiamo così poco di loro.