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Repubblica Ceca
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 09:36:55, in scuola, visitato 3321 volte)

Strasbourg, France, 5 Maggio 2006 - Comunicato stampa - Diciotto ragazzi di etnia rom della Repubblica Ceca, costretti a frequentare scuole differenziali, discuteranno il loro caso alla Corte Europea dei Diritti Umani. I ragazzi chiedono alla più alta istanza della Corte, la Camera Grande, di pronunciarsi in merito, così da stabilire un precedente significativo per tutti i gruppi di minoranza etnica d'Europa.

Il caso D.H. e Altri contro la Repubblica Ceca, intende porre termine alla diffusa pratica di discriminazione nell'Europa Centrale e del Sud Est, dove è pratica comune mettere i bambini rom in classi er ritardati mentali, senza riguardo alle loro reali abilità intellettuali.

Chiedendo alla Camera Grande di discutere il loro caso, i richiedenti hanno ricordato quanto disposto dall'art. 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani (Vedi ndr.) sul divieto di discriminazione. Nel momento in cui l'Europa è impegnata sui temi della diversità etnica e razziale, la capacità delle legge e dei tribunali di assicurare pari trattamento è di estrema importanza.

Il caso fu presentato la prima volta nel 2000 alla Corte Europea dei Diritti Umani. A febbraio 2006, la Seconda Sezione del Tribunale sentenziò che i ragazzi rom subivano un trattamento ostile a priori, che tuttavia non provava l'intento del governo ceco nel discriminarli.

"La richiesta offre alla Corte una opportunità ulteriore nel dimostrare la vitalità della Convenzione Europea nel proteggere dalla discriminazione tutte le minoranze d'Europa," ha detto James A. Goldston, Direttore Esecutivo di Open Society Justice Initiative e consiglieri dei richiedenti: "Se questo caso non viola quanto disposto in materia di discriminazione dall'articolo 14, non vedo come sia possibile inquadrarlo."

In anni recenti, la Corte Europea si è appellata più volte all'articolo 14  in casi politici o di giustizia criminale. Meno spesso è successo di occuparsi di questioni relative alla vita pubblica, incluso la scuola. Il caso in questione da l'opportunità di affrontare questi temi.

Gli studenti ritengono che il parere della Seconda Sezione offre un'interpretazione restrittiva del concetto di discriminazione, inefficace per offrire una protezione efficace secondo quanto stabilito dalle leggi europee. [...] Ciò sarebbe particolarmente inappropriato nei casi come quelli di D.H. e Altri contro la Repubblica Ceca, dove esiste l'evidenza che i Rom sono trattati meno favorevolmente degli altri cittadini e senza alcuna ragione.

L'evidenza consiste:

  1. le attuali ammissioni del governo ceco che un numero sproporzionato di Rom sono mandati alle scuole speciali - sulla base di test concepiti per non-Rom - anche quando il loro sviluppo mentale è nella media o superiore;
  2. statistiche dettagliate e complete che evidenziano che i Rom nella città di Ostrava sono quotidianamente sottoposti a discriminazione e segregazione scolastica;
  3. diversi documenti e testimonianze sulle discriminazioni scolastiche in tutta la Repubblica Ceca.

Dimitrina Petrova, Direttrice Esecutiva di European Roma Rights Center, che aveva presentato il caso, ha dichiarato: "La segregazione dei Rom in scuole e classi separate rimane un problema aperto attraverso tutta l'Europa e deve essere affrontato."

La richiesta alla Camera Grande: http://www.justiceinitiative.org/db/resource2?res_id=102627

Ulteriori informazioni: www.errc.org e www.justiceinitiative.org.

Contact: Dimitrina Petrova +36 1 413 2200 (Budapest)
Contact: James A. Goldston +1 212 548 0118 (New York)

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