Cerca - Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.

Wim Wenders
-

\\ Mahalla : Cerca
Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per lunik

Di Fabrizio (del 12/08/2009 @ 09:27:02 in lavoro, visitato 1781 volte)

Da Roma_Daily_News

I Rom d'Europa soffrono i morsi della disoccupazione - 9 agosto 2009 By Jan Cienski in Velka Lomnica, Slovakia, and Thomas Escritt in Budapest

Dionyz Sahi è scappato dal peggior quartiere di Kosice, la seconda città della Slovacchia e dalla disoccupazione a vita, grazie ad un programma messo a punto dalla US Steel per assumere membri della comunità rom. La sua via di fuga dalla povertà è ora chiusa come risultato della crisi economica globale.

"Non siamo più in fase di assunzione, siamo in fase di riduzione," dice George Babcoke, presidente di US Steel Kosice, una sussidiaria della compagnia americana e il più grande investitore nella parte orientale della Slovacchia.

Il crollo economico ha colpito in modo particolarmente duro gli 8 milioni di Rom (stimati) in Europa, ampliamente visti come la popolazione continentale più vulnerabile. Molti zingari hanno avuto da tempo problemi nel trovare lavoro nell'economia formale e sono stati tra i primi a perdere il loro lavoro durante la crisi.

"I Rom sono gli ultimi [ad essere] assunti ed i primi licenziati" dice Rob Kushen, direttore dell'European Roma Rights Centre di Budapest. "C'è un'evidenza aneddotica a suggerire che la crisi economica ha riguardato i Rom in maniera sproporzionale, ma i livelli d'impiego sono sempre stati bassi per questo gruppo."

L'effetto della crisi si può vedere nel villaggio di Velka Lomnica, nella Slovacchia settentrionale. Là, dove il verde vivido delle pianure confina con le montagne Tatra coperte di neve, 1.000 Rom vivono in abbietta povertà. Le donne si appoggiano ad aperture senza finestre che si aprono in caseggiati cadenti costruiti su tre livelli, mentre la maggior parte della gente vive in baracche improvvisate non progettate per i duri inverni slovacchi.

Il vicino impianto della Whirlpool è stato costretto a licenziare gli operai questo anno dato che la richiesta delle sue lavatrici è calata ed alcuni che hanno perso il lavoro vivono nel villaggio. Mirko, un Rom, dice che il suo ingresso mensile è sceso da €650 ai €130 dell'assegno governativo. "Ora mangiamo differentemente. Carne e frutta sono cose del passato," dice. "La gente era invidiosa di me quando avevo un lavoro, ma ora non possiamo permetterci neanche vestiti di seconda mano."

Un altro ex impiegato della Whirlpool dice che sta cercando in giro per la Slovacchia un altro lavoro.

"Ho cercato un lavoro a Bratislava, ma mi hanno detto: -Se sei un Rom, non si preoccupi di segnalarsi-," dice.

Mentre la crisi colpisce, i Rom trovano più difficile competere per un lavoro [...]

In Ungheria, dove la crisi economica ha esacerbato un problema esistente di deindustrializzazione nella parte povera a nord-est del paese, la disoccupazione è diventata un problema particolarmente acuto per i Rom.

Colpiti duri dalla peggior recessione del paese dalla transizione dal comunismo, gli Ungheresi si stanno rivolgendo sempre più verso lo Jobbik, un partito di estrema destra che accusa gli zingari per l'aumento del crimine. Nei mesi recenti, ci sono stati assalti agli insediamenti rom, con diversi uccisi.

La Romania, con la sua popolazione zingara più vasta e meglio integrata, ha avuto meno conflitti violenti dell'Ungheria nell'anno passato, ma potrebbe avere una completa crisi sociale quando il ritorno a singhiozzo dei Rumeni dall'Italia e dalla Spagna diventasse un'ondata, se andasse in crisi l'industria delle costruzioni nell'Europa meridionale.

Nella Repubblica Ceca, l'atmosfera per gli zingari è diventata tanto avvelenata che in centinaia hanno richiesto lo status di rifugiati in Canada, tanto che Ottawa ha reimposto l'obbligo di visto per i viaggiatori cechi.

Mentre la regione lotta per districarsi da una inattesa e tagliente diminuzione economica, ci vorrà probabilmente del tempo prima che gli altri Rom seguano Sahi fuori dalla povertà. Ottenere un lavoro nel 2003 ha permesso a Sahi di lasciare Lunik IX, un torvo quartiere rom alla periferia di Kosice. "Prima non avevo mai avuto un lavoro," dice. "Quando ho avuto in mano il primo assegno e ho portato i bambini a comperare dei giocattoli, ho capito allora la felicità di avere un lavoro."

 
Di Fabrizio (del 04/02/2007 @ 09:17:28 in casa, visitato 1967 volte)

Da Slovak_Roma

Attualmente i Rom in Slovacchia stanno sperimentando un'ondata di sgomberi forzati; secondo un rapporto di martedì 23 gennaio 2007 della Milan Simecka Foundation, Centre on Housing Rights and Evictions (COHRE) ed European Roma Rights Centre (ERRC).

Il rapporto, che mostra come una combinazione di vari fattori stia guidando i Rom dalle loro case verso aree più segregate, è stato lanciato in una speciale tavola rotonda con i rappresentanti dei Rom e delle organizzazioni della società civile ed i Ministeri delle Costruzioni e dello Sviluppo Regionali, Lavoro, Famiglia ed Affari Sociali, Giustizia, Affari Stranieri, l'Associazione per le Municipalità Locali e il Centro Nazionale Slovacco per i Diritti Umani, tra gli altri.

I partecipanti hanno discusso i principali fattori che sono emersi dai casi concreti del rapporto, incluso:

  • Emendamenti al Codice Civile del 2001, che indebolisce la posizione legale degli inquilini delle case municipali. Non è più richiesto il parere del tribunale per lo sgombero ed è stato significativamente ridotto l'obbligo della municipalità nel provvedere ad un alloggio alternativo.
  • Le riforme radicali al sistema dell'assistenza sociale nel 2004, che includevano una revisione fondamentale dei permessi abitativi e il diritto per i disoccupati, indeboliscono le capacità degli inquilini indigenti, i Rom in particolare, di pagare regolarmente l'affitto e le spese accessorie.
  • La storica negligenza nel problema di chi no paga l'affitto e la resistenza delle autorità locali nell'adoperare meccanismi per assistere i Rom nel pagamento dei debiti, ad esempio con l'istituzione di un fondo speciale.
  • La pratica ingiusta della fatturazione eccessiva degli inquilini Rom sui programmi di utilità, per i servizi quali acqua ed energia.
  • Le municipalità spostano i Rom dalle zone centrali, spesso con false pretese come la sicurezza degli edifici, e li piazzano in edifici nuovi ma segregati e di bassa qualità alle estreme periferie oppure in edifici poveri acquistati in piccoli villaggi. Questa pratica si applica anche a quei Rom che pagano regolarmente l'affitto e che hanno diritto, secondo la legge, ad una sistemazione alternativa di pari valore.

Gli oratori delle organizzazioni internazionali hanno espresso le loro preoccupazioni perché questi fattori violano i diritti umani sottoscritti dalla Slovacchia, quali quelli della casa, della sicurezza sociale, rispetto per l'uguaglianza. La tavola rotonda ha discusso particolarmente la proibizione internazionale degli sgomberi forzati. Ciò richiede che gli sgomberi siano attuati esclusivamente in "circostanze eccezionali". In particolare le leggi internazionali ed europee richiedono che debba esserci;

  1. una giustificazione molto forte per uno sgombero;
  2. la ricerca di alternative fattibili agli sgomberi che vedano la partecipazione degli interessati;
  3. un dovuto processo;
  4. una sistemazione alternativa adeguata allo sgombero;
  5. senza nessuna discriminazione in ognuno di questi passaggi.

D'altra parte, in molti dei casi riportati, mancano queste caratteristiche. Gli esempi includono:

Zilina

La municipalità. il cui sindaco è leader del partito di destra Nazionale Slovacco, ha annunciato il 6 novembre 2006 la sua intenzione di sgomberare abitanti, la maggior parte di loro sono Rom, da un appartamento in città alle "celle UNIMO" (cubiculi temporanei), costruite in un'altra località. Il loro edificio è in via di demolizione per far posto al parcheggio di un hotel. Solo gli inquilini con regolare contratto hanno il diritto ad un cubiculo, anche quando questo non corrisponda al valore dell'alloggio lasciato.

Kosice

Il 16 ottobre 2006, una famiglia rom è stata sgomberata dall'appartamento comunale nonostante fosse lì regolarmente dal 1987 ed in regola coi pagamenti dell'affitto e delle spese. Un rappresentante del municipio ha comunicato che l'edificio non era sicuro e che la famiglia doveva spostarsi per un periodo limitato. Ha proposto un appartamento sostitutivo a Lunik IX (un ghetto Rom). La famiglia ha concordato con la rilocazione temporanea, ma non a Lunik IX. In seguito, il rappresentante a chiesto al capo-famiglia, che è analfabeta, di firmare un documento relativo al servizio dell'acqua corrente. Invece, era il contratto d'affitto per Lunik IX. Nonostante le proteste, la famiglia è stata sgomberata. Non ci sono stati altri sgomberi per gli altri inquilini non-Rom, e nessuno di loro ha avuto comunicazione di problemi di sicurezza.

Sabinov

Il comune ha costruito 24 appartamenti a basso standard nella località segregata di Telek, che è a 3 Km. dalla città e manca di servizi pubblici. Il sindaco ha dichiarato apertamente l'intenzione di segregare i Rom, "Questi nuovi edifici saranno sufficientemente lontani dalle case non-Rom". A giugno 2005, 24 famiglie rom sono state sgomberate dall'edificio comunale in piazza Libertà e sistemate a Telek. Tra loro c'erano famiglie che pagavano regolarmente l'affitto e avevano investito soldi per migliorare i loro appartamenti. Precedentemente queste famiglie avevano provato ad acquistare gli appartamenti dove vivevano, ma il comune non aveva risposto. Anche dei non-Rom sono stati trasferiti, ma a loro sono state fornite case di standard adeguato. Dopo lo sgombero le loro case sono state vendute ad alti funzionari comunali [...]

Un riassunto del rapporto in inglese può essere scaricato QUI

 
Di Fabrizio (del 06/03/2011 @ 09:11:58 in casa, visitato 1554 volte)

Le madri zingare di Luník IX scrivono al Premier

Alcune bambini e mamme del ghetto Rom di Luník IX a Košice hanno indirizzato una lettera aperta al primo Ministro Iveta Radičová per informarla della situazione senza speranze nella quale versano.
Nella lettera, le madri ed i bambini zingari informano la Radičová che la gente di Luník IX paga l'affitto delle case nonostante non esistano contratti. Che allo stesso modo viene riscossa quotidianamente l'elettricità, in ragione di 6 euro al giorno, da parte degli incaricati della città. Che insomma nel quartiere non vige l'anarchia zingara ma l'irregolarità e l'arbitrio degli amministratori locali.

"Scriviamo al Primo Ministro perché speriamo che l'Ispettorato del Commercio e gli altri uffici ispettivi conducano una profonda verifica della situazione della Direzione di Luník IX e dell'Associazione per la Casa di Kosice per scoprire chi abbia gestito tanto irresponsabilmente, per quasi venti anni, l'affitto degli appartamenti di Luník IX, e perché lo abbia fatto".

Secondo Gabriel Glovacký, un insegnante che opera nell'ambito della comunità Rom di Košice, il quartiere è, come gli stessi abitanti definiscono "una trappola sociale" che non prevede uscite.
"Prima della fine del 1989 il 94% dei Rom di Luník IX aveva una occupazione. Attualmente il 94% di loro è disoccupato", sostiene Glovacký, spiegando come i giovani del quartiere desiderino una vita diversa da quella dei genitori ma non abbiano prospettive di cambiamento per le loro vite.

"La gente di Luník IX è probabilmente indebitata per le prossime tre o quattro generazioni. Vivono in appartamenti in cui l'acqua viene erogata per un'ora due volte al giorno, ma i debiti corrispondenti ad acqua, elettricità e riscaldamento raggiungono totali di milioni di euro" ha continuato a spiegare Glovacký, sottolineando che persino i pochi zingari che hanno un lavoro non guadagnano abbastanza per trovare una modesta abitazione lontano da Luník IX.

Simile anche l'opinione di Anna Koptová, Preside della scuola superiore di via Galaktická, che spiega: "se il colore della tua pelle è scuro e la tua residenza permanente è a Luník IX non hai speranze di trovare lavoro". Secondo la preside Koptová ci sono infatti tanti Rom colti ed abili che si trovano discriminati sul mercato del lavoro.

 
Di Fabrizio (del 24/08/2013 @ 09:06:58 in casa, visitato 1715 volte)

Di Kosice in Mahalla se n'è parlato spesso. Città simbolo della condizione dei Rom in Slovacchia:

  • da una parte culla della classe intellettuale e imprenditoriale romanì,
  • dall'altra sede di quartieri ghetto da incubo.

Una passione slovacca, sono i muri. Meglio, se per dividere rom da non rom. Nel 2005, questa notizia passò quasi sotto silenzio, almeno in Italia.

Kosice sembra non voler essere a meno di Presov, e anche se con otto anni di ritardo, voleva adeguarsi. Così i bravi cittadini non-rom (suppongo, assieme a quei rom che sono riusciti a scappare dal ghetto), si son messi di buzzo buono a costruire un muro che li isolasse da quei disgraziati rinchiusi nel ghetto di Lunik. Stavolta sono insorti in tanti, in Slovacchia, in Europa, persino in Italia.

Che fare, il dubbio della giunta comunale?

Leggo su EUOBSERVER, che il muro, forse in ossequio alle tradizioni romanì, è stato edificato senza nessun permesso. Non è dato sapere con quale tempismo l'amministrazione provvederà ad abbatterlo, ma (volendo e con la dovuta calma), può legalmente farlo. Rimane (ACCIDENTI, CHE SFIGA!) il problema del ghetto di Lunik: quello è legale, lo stato lo costruì apposta per inscatolarci la popolazione più disperata, e l'abbandono (pubblico e privato) l'hanno trasformato in una discarica con i muri.

 
Di Fabrizio (del 21/12/2012 @ 09:06:55 in sport, visitato 1400 volte)

Da Roma_und_Sinti

taz.de IN BICICLETTA NELLO SLUM DEI ROM Pornopovertà illuminata?
I Rom della Slovacchia orientale erano chiaramente sopraffatti dall'invasione ciclistica. Perché, nonostante tutto, l'incontro di un giro ciclo-politico può dirsi riuscito. Von PAUL HOCKENOS

Lunik IX: il complesso residenziale alla periferia di Kosice è stato costruito tra gli anni '60 e '70. Immagine: imago/ecomedia/Robert Fishman

"Turisti tedeschi verranno in bici a visitare le baraccopoli dei Rom" mi diceva al telefono la mia amica Juliana da Kosice. "Questa è la goccia che fa traboccare il vaso!" mi sono alterato. Mi aspettavo le loro critiche, ma non così in fretta. "Però, sono un giornalista," ho ribattuto, "e ci scriverò sopra. Questa è la differenza fondamentale - o no?"

Dietro il viaggio di una settimana a tema "Tra letargia e abbandono, rassegnazione ed auto-organizzazione: un viaggio politico in bicicletta nella patria dei Rom nella Slovacchia orientale" c'è l'organizzazione berlinese "Politische Radreisen".

La spedizione faceva parte del "turismo politico" sempre di moda. Viaggi istruttivi su temi politici spuntano come funghi, in particolare quelli pittati da sinistra. Invece di sorseggiare cocktail a Maiorca o sull'Adriatico, visitiamo baraccopoli in Honduras o le misere capanne dei lavoratori migranti in Malesia.

L'offerta dei taz ai "Viaggi nella civiltà" si è notevolmente allargata negli ultimi anni. Comprende dai viaggi nei luoghi dei massacri di Srebenica/Bosnia-Herzegovina, alla guerra nella dilaniata Gaza sino al Ruanda (La vita dopo il genocidio"), tutti sotto la guida di un taz-corrispondente esperto che risiede in loco.

One-man event

I "Viaggi politici in bici" sono un evento one-man. L'operatore è Thomas Handrich, politologo ed già presidente della Fondazione Heinrich-Böll nell'ex Germania dell'Est. Questo cinquantunenne ha lavorato come consulente per una OnG, il cui scopo era permettere ai giovani Rom di prendere in mano i propri interessi.

Il viaggio di una settimana aq piedi sui Carpazi costò 800 euro a ciascuno dei partecipanti - senza noleggio delle biciclette. 50 euro erano destinati a gruppi locali di giovani rom.

A differenza della mia amica Juliana ho dovuto mettermi in viaggio per iniziare a capire che questa spedizione potesse essere corretta, ma che ciò dipendesse da molti fattori.

Solo alcuni punti critici

La prima domanda era se il nostro viaggio fosse un voyeuristico depravato "Pornopovertà", o avrebbe permesso un incontro reale. Alla fine del viaggio mi sono convinto che la nostra spedizione aveva giustificazione - con alcuni limiti, alcuni punti critici.

Sono state le motivazioni dei partecipanti ad eliminare molti dei miei dubbi. Nell'eterogeneo gruppo c'era un componente della frazione di sinistra del gruppo parlamentare, un docente e ricercatore sull'antiziganismo della Alice-Salomon-Hochschule, una studentessa di sociologia che ha lavorato sul tema dei Rom migranti da Romania e Bulgaria, un pastore la cui chiesa si occupa di rifugiati, tre giornalisti, un berlinese di 17 anni di origine rom e un appassionato di moto, poco interessato ai Rom.

Spiegava uno squatter di Kreuzberg che voleva affrontare i propri pregiudizi nei confronti dei Rom. Aveva trovato lavoro come custode in un campo profughi, dove vivono molti Rom.

Il fattore di disturbo: un grande gruppo

Anche se nessuno nel gruppo era alla ricerca di brividi a buon mercato, la prima visita in un quartiere rom a Kosice si è dimostrata difficile. Con l'organizzatore, i traduttori ed un operatore sociale slovacco eravamo circa 20 persone - troppe.

Siamo giunti nell'angusto ufficio del sindaco o dentro una lodevole OnG con le nostre biciclette ed i caschi in mano, come il proverbiale elefante nel negozio di porcellane.

Asilo nel complesso residenziale Lunik IX. Immagine: imago/ecomedia/Robert Fishman

Una barriera insormontabile

Il muro tra "noi" e "loro" sembrava almeno di due metri di spessore. I Rom delle campagne dell'est erano chiaramente sopraffatti dall'invasione straniera.

Chi era questa gente? E cosa volevano qui? Naturalmente, non si erano mai visti così tanti tedeschi rivestiti di goretex ad invadere la loro scuola professionale o il loro circolo giovanile.

Tuttavia i Rom hanno risposto a molte delle nostre domande, nella maniera più completa.  Certo, abbiamo fotografato molto - finché i Tedeschi sono rimontati sulle loro biciclette verso l'appuntamento successivo in programma.

Ciclisti, beninteso, che non erano soddisfatti delle risposte ricevute. Un interprete slovacco ha espresso chiaramente il disagio per la situazione. A ciò sono seguite discussioni, critiche, autocritiche - molto pazienti, accurate, tutto molto tedesco.

Informazioni mancanti

E' apparso chiaro che a molti partecipanti mancavano informazioni necessarie alla comprensione. La distanza tra noi e i Rom ci metteva a disagio. Sarebbero stati necessari maggior dialogo e sensibilità.

Il resto del viaggio è andato meglio - con poche eccezioni. L'interprete di cui sopra si è rifiutata di tradurre alcune domande che giudicava inappropriate. Come quando uno dei giornalisti aveva chiesto ad un Rom disoccupato come passasse le sue giornate.

Gli stessi Rom non ci sono sembrati infastiditi. Ad una nostra domanda specifica, ci hanno risposto che erano grati perché qualcuno da fuori si interessava sulle loro condizioni.

Ed una sera, ben pieni di birra e salsicce alla griglia, pedalando attraverso un insediamento rom, i bambini ci hanno applaudito come se passasse il Tour de France.

Il gruppo mostra qualcosa di sé

Alcuni ragazzi rom hanno improvvisato uno spettacolo di danza per gli ospiti, le truppe in velocipede si sono vendicate con alcune canzoni. La nostra performance è stata parecchio al di sotto del loro livello - ma avevamo infranto, almeno stavolta, il nostro ruolo passivo e mostrato qualcosa di noi.

Il momento più difficile del viaggio è stata la visita a Lunik IX. La discesa dalla torre posta alla periferia di Kosice verso il quartiere rom, simile a come poteva essere Manchester al tempo del primo capitalismo industriale.

Lunik IX è il più rande ed oscuro slum nell'Europa centrale. 9.000 Rom in condizioni di assoluta povertà vivono in edifici senza finestre. L'elettricità ed il riscaldamento sono stati tagliati da anni.

Rispetto della privacy

A Lunik IX c'erano così tanti giornalisti, che il distretto avrebbe potuto aprire un proprio ufficio turistico, scherzava la mia amica Juliana. O vendere i biglietti.

Per rispetto il nostro gruppo si è mantenuto fuori dagli edifici. Abbiamo invece visitato l'asilo locale e lasciato le le aule con i regali fatti a mano dai bambini. Uno di questi regali adorna ora la porta del mio frigorifero.

Il complesso residenziale è stato concepito per oltre 50.000 persone. Foto: imago/Pius Koller

E' da lodare l'organizzatore del tour, perché non solo ci ha guidato nei punti caldi, come nella tipica due giorni giornalistica nella regione. Abbiamo incontrato Rom di diverse classi sociale e diversi stili di vita.

I nostri partner si sono presi il tempo per spiegarci l'eterogeneità della questione rom. Abbiamo parlato con diverse persone, dagli assistenti sociali ai creativi, i cui punti di vista ci hanno permesso di comprendere meglio la complessa realtà di vita dei Rom.

Quando siamo andati in visita al vice-sindaco di Kosice, sapevamo molto di più rispetto all'inizio del nostro viaggio. Abbastanza, comunque, da fargli diverse domande spiacevoli. Così tante, che uno degli attivisti rom che ci accompagnava durante l'incontro, ha iniziato a difendere il sindaco.

La loro OnG lavora quotidianamente con gli amministratori, che sono stati eletti da poco. Forse il nostro intervento spiritoso avrebbe potuto danneggiarli, senza che lo volessimo [...].

Gruppi più piccoli

Da un progetto pilota - cioè il primo viaggio ciclistico-politico tra i Rom della Slovacchia orientale - certo non ci si aspetta che tutto funzioni. Tutti i partecipanti concordano sul fatto che la prossima spedizione avrà bisogno di un'introduzione migliore - prima di visitare un insediamento rom. E che i gruppi debbano essere più piccoli.

E' stato troppo breve anche l'introduzione del tema delle politiche regionali e politiche negli ultimi anni, intervenute nel bel mezzo del Decennio EU dell'Integrazione dei Rom.

La prossima volta andranno discusse e aggiunte regole sulle fotografie da scattare, sulle domande scomode e sul ruolo dei giornalisti. Questi ultimi, devono aggregarsi come gli altri giornalisti? O per loro vale il codice adottato per gli altri turisti politici?

Da turisti a moltiplicatori

Per me questi viaggi sono un successo. Ogni viaggiatore, tutti i viaggiatori, hanno oggi una visione più chiara del complesso quadro dei Rom e di uno dei problemi più gravi d'Europa, di quanto potrebbero ottenere da uno sguardo sulla globalità dei media.

Quasi tutti hanno appreso qualcosa, che sarà utile al proprio lavoro politico o professionale. Siamo partiti tutti come turisti - e ritornati come moltiplicatori.

Cosa può significare, in generale, per il turismo politico? Dipende da come funziona. E da chi. E perché. In ogni caso, sono necessarie molte discussioni su questi temi.

Traduzione dall'inglese: Rüdiger Rossig

 
Di Fabrizio (del 16/06/2013 @ 09:02:48 in media, visitato 1366 volte)

Da Roma_Daily_News

VICE-beta By Alon Aviram - Artur Conka fotografa i Rom poveri che ha lasciato

Artur Conka è uno dei pochi Rom che ha documentato la propria comunità da dietro l'obiettivo. Originario di Lunik IX (vedi qui, ndr), una delle più grandi e povere comunità della Slovacchia, la sua famiglia ha viaggiato attraverso l'Europa, prima di stabilirsi infine in Bretagna, quando Artur aveva otto anni. Anni dopo, fornito di una laurea in fotografia, Artur ha rivisitato la sua vecchia casa, per vedere com'era cambiata la vita di chi era rimasto.

Molte cose si sono rilevate cambiate. Al posto del luogo gioioso che aveva fatto da sfondo ai suoi anni d'infanzia, Artur ha tyrovato una comunità di 10.000 persone segregate razzialmente, che soffre al 99% di disoccupazione, disagio diffuso e abuso pervasivo di droghe. Una volta lì, ha girato un breve documentario sulla vita quotidiana a Lunik IX, che andrebbe visto.

L'ho chiamato per una chiacchierata.

Ciao, Artur. Dimmi un po' di te.
Sono nato a Lunik IX in Slovacchia, ma la mia famiglia se n'è andata quando avevo due o tre anni. Abbiamo viaggiato in tutta Europa per un po' e alla fine siamo arrivati in Inghilterra che avevo otto anni. Anche se ero molto giovane, ricordo molto di dove son nato. Penso che ciò mi abbia permesso di vedere chiaramente il modo in cui è cambiato, quando ci sono tornato la prima volta nel 2009.

E cosa è cambiato?
Molto. Mi ricordo che c'era molta tensione razziale, ma al tempo in cui ce ne andammo - all'inizio degli anni '90 - c'era ancora una specie di integrazione a Lunik IX tra Rom e Slovacchi. Ora gli Slovacchi se ne sono andati da Lunik IX e la situazione tra la comunità rom e le altre minoranze è lentamente deteriorata. Questo a causa della crisi economica, la caduta del comunismo, e la rivoluzione di velluto che ha avuto luogo dopo la scissione della Cecoslovacchia.

La segregazione sembra aver spinto i Rom in una situazione dove non possono permettersi il cibo, l'alloggio e altre necessità di base. E' ciò che succede quando si stigmatizza un popolo, quando lo si taglia dalla società. Senza un'adeguata istruzione e le altre necessità, la gente non sviluppa le competenze di cui ha bisogno per sopravvivere nel mondo d'oggi, e tutto ciò alimenta il pregiudizio e l'odio razziale tra gli Slovacchi. Tornare è stato sicuramente uno schock.



Il tuo caso è unico, sei uno dei pochi fotografi rom che si impegna nel suo lavoro con la propria comunità. Questo progetto cambia in qualche modo la tua prospettiva sui Rom?
Sì, sicuramente. Crescere in un determinato sistema d'istruzione, lavorando in un altro paese - non importa se è quello da cui provieni - inavvertitamente cambia il tuo punto di vista. Cambia tutto guardando da dietro l'obiettivo. Qualcuno guarderà al mio lavoro dicendo che è molto di parte, propagandistico, o troppo empatico verso la comunità rom. Ma quella per me è la realtà - non puoi nasconderla o spingerla sotto il tappeto.

Nel tuo documentario hai catturato alcuni simpatici momenti abbastanza intimi. Come hanno reagito i residenti di Lunik IX quando li riprendevi?
Quando sono arrivato la prima volta è stato difficile, perché la gente non mi riconosceva. Quando ho accennato con chi ero imparentato, mi hanno mostrato rispetto, specialmente perché ero nato lì. E la generazione più vecchia conosceva mia madre e mio padre. Il film comprende anche alcuni membri della mia famiglia. Posso garantire che se fossi stato un non-Rom non avrei ottenuto la stessa apertura. Credo che sarei stato cacciato dalla comunità.

Per te, com'era una tipica giornata a Lunik IX?
Ci arrivai a marzo e si congelava. A Lunik IX non esiste gas o riscaldamento centralizzato, e l'acqua viene fornita solo due volte al giorno. Questo significa che la mattina devi prendere dei contenitori per l'acqua da un amico che ha lavorato nell'idraulica. Poi si esce in cerca di legna o qualsiasi altra cosa che bruci, da usare come riscaldamento. La legna si usa anche per cucinare. [...] La gente cerca di trovare un lavoro, ma la segregazione rende la cosa difficile.

Se vai nella città più vicina, Kosice (la seconda città della Slovacchia) troverai negozi esclusivi. Poi prendi l'autobus per Lunik IX ed in 20 minuti sei in un mondo differente. L'odore di fogna e dei rifiuti ti colpisce immediatamente.

E riguardo alle disposizioni statali, cosa si può fare?
Difficile da dire. Le famiglie ottengono sovvenzioni, come il sostegno al reddito. D'altra parte, a causa dell'economia e della recessione, i prezzi sono lievitati. E' dura per una famiglia con quattro bambini sopravvivere per un mese di soli sussidi, perché il cibo costa molto caro. L'istruzione, le scuole sono segregate. Slovacchi e Rom non vogliono condividere le stesse classi o i parchi giochi. E'come tornare ai tempi della segregazione razziale in America. I non-Rom sono cresciuti con questa paura e l'idea che i Rom siano esseri umani orribili, e viceversa.

Quindi, data l'enorme quantità di disoccupazione nella comunità ed il fatto che le sovvenzioni statali non bastano, come sopravvive la gente?
La gente guadagna con la vendita di rottami metallici, furto ed elemosine. O prendono benefici dal governo. Si vive col minimo indispensabile.

Ci sono problemi di droga?
Sì. C'è un grande problema con la droga. Vivere in condizioni così orribile può solo portare alle droghe come un tentativo di soluzione. Molti acquirenti sono bambini - letteralmente di cinque o sei anni. Ho visto bambini e adulti ubriacarsi assieme.

Immagino che condizioni simili portino anche molte tensioni domestiche. L'abuso domestico è una questione importante?
Sì, lo è. Stavo filmando in questa casa e il marito della donna è tornato veramente ubriaco e ha cominciato un diverbio. Ha iniziato a colpirla e schiaffeggiarla di fronte a me. Inoltre, sembra ci sia parecchio traffico del sesso in tutta la Slovacchia e in particolare a Lunik IX.



Vengono trafficanti del sesso a Lunik IX?
Sì. E alcuni di loro persuadono le giovani rom ad andare all'estero, con l'illusione che la vita sarà migliore, così finiscono in schiavitù.

Cosa speri di ottenere con questo progetto?
Devo ritornare qualcosa ed è per questo che ci sto dando da lavorando. Il fatto è che quando finisci in povertà, pensi che la vita sia così. Non ti rendi conto che fuori c'è una classe media in espansione. Ho alcuni ricordi molto felici della mia infanzia, ma ricordo anche le cose brutte. Ricordo mia madre assalita per motivi razziali. Ricordo che una volta non ci servirono al ristorante, a causa del colore della pelle. Per queste esperienze sento di dover dare una voce ai Rom. E per me l'unica via è attraverso la fotografia ed il cinema.

 

Ricerca fotografie per lunik

Nessuna fotografia trovata.

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie piů cliccate


29/03/2024 @ 14:03:59
script eseguito in 8968 ms

 

Immagine
 Gli amici sono partiti... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 603 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi piů cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source