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Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per LAURA HALILOVIC

Di Sucar Drom (del 02/08/2009 @ 11:17:36 in blog, visitato 1785 volte)

Miriam Meghnagi e il canto che viene dal cuore
Mi piace molto lavorare nel cinema. Per l'ultimo film di Citto Maselli, Fuoco e la cenere, ho scritto un canto per la pace in ebraico ed in arabo poi ho invitato un cantante palestinese e l'abbiamo cantato insieme, in una scena nella quale interpretavo me stessa:...

Reggio Calabria, Karin Faistnauer prima vincitrice del festival Ecojazz
Karin Faistnauer, presidente dell'associazione "Donne e Futuro", è la prima vincitrice del premio istituito dal festival musicale Ecojazz in programma a Reggio per il 6 agosto. La manifestazione è gestita dall'associazione di solidarietà internazionale "Un ponte per." che in Calabria è guidata da G...

Napoli, bambini nel mondo tutti insieme contenti 2009
Non poteva trovarsi titolo migliore per il campo estivo “Bambini nel mondo tutti insieme contenti 2009”. Questa l’idea che tutti realizzavano alla “Festa dell’Arrivederci”, tenutasi venerdì 24 luglio alle 16.00 presso l’Istituto Opera del Fanciullo a Capodimonte. L’e...

La Spezia, no alla fiaccolata contro il "campo nomadi"
Massimo Lombardi, Responsabile Immigrazione Prc La Spezia interviene in risposta alle dichiarazioni di Massimiliano Mammi della Destra sul Campo Rom apparse questa mattina su CDS ed, tra l'altro, afferma che : "Le dichiarazioni di Mammi sulle intenzioni del proprio partito politico di organizzare una fiaccolata contro i...

Europei da asilo politico
Cose sorprendenti, quelle che capitano intorno a noi. Anche che un cittadino europeo possa chiedere asilo politico a un paese del g8. E ottenerlo. Il 13 luglio il Canada ha reintrodotto l'obbligo dei visti per il Messico e la Repubblica Ceca. Lo h...

Le ultime perle del "nostro" Ministro Maroni
Il 24 luglio è stata pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale la legge sulla “sicurezza” (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica). Il provvedimento, approvato definitivamente dal Senato lo scorso 2 luglio, era stato poi firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che però in un...

Lorenzo Del Boca, "quale futuro per la carta stampata"
"Un ottimo liquore dopo un buon pranzo". Questa la metafora semplice ma efficace con cui Lorenzo Del Boca (in foto), presidente dell'Ordine dei giornalisti, descrive come dovrebbe essere un giornale ai giovani praticanti della redazione di Moked. La stampa italiana, racconta, sta perdendo gradualmente l...

Roma, firmato l'accordo per ridurre l'impatto dalle tubercolosi (Tbc) fra i Rom
Ridurre l'impatto dalle tubercolosi (Tbc) fra i Rom, attraverso un progetto che permetta di riconoscere velocemente i casi più a rischio e faciliti l'accesso alle terapie. E' l'accordo firmato oggi dalla Regione Lazio e il Comune di Roma, un programma a cui parte...

Il pasticcio dei bambini fantasma
Quel pasticciaccio del pacchetto sicurezza del ministro Roberto Maroni sui bambini fantasma. A dieci giorni dall'entrata in vigore della legge - 8 agosto - prefetture, questure e associazioni del volontariato annaspano nella confusione. Alle preoccupazioni, avanzate a Prat...

Roma, le politiche di integrazione partoriscono sgomberi
Mentre il nostro Ministro Maroni continua a raccontare balle a destra e a sinistra, non si fermano le azioni di sgombero contro le famiglie sinte e rom. Queste azioni vengono effettuate in spregio sia alla legislazione italiana che alla le...

Rom e Sinti, il racconto sulla nascita delle leggi regionali
«Quando negli anni novanta si aprì la discussione sui campi per Rom fui fortemente impressionato da alcuni paralleli con quanto avevo visto negli anni precedenti seguendo il lavoro di Giorgio Antonucci negli ospedali psichiatrici. Qui mi trovavo di fronte a persone che insist...

Terzo settore: gli errori, il futuro
Famiglia Cristiana, Edizioni dell'Asino e Agenzia Redattore Sociale presentano: Terzo settore: gli errori, il futuro. Assemblea sulle prospettive dell’impegno sociale. L’assemblea si terrà a Roma il 16 e il 17 ottobre 2009, presso il Centro Congressi Angelicum (Largo Angelicum n. 1)...

Il boia ha ucciso 5.700 condannati l'anno scorso
Novantasei Paesi l'hanno cancellata ma in altri 46 resta una pratica consueta. Il boia ha ucciso 5.700 condannati l'anno scorso; il 90% delle esecuzioni sono state eseguite in Cina, ma la Fondazione Dui Hua, diretta da John Kamm, un ex dirigente d'affari che si è votato alla difesa dei diritti umani, ...

Istat, povertà assoluta per 1 milione e 126mila famiglie
Otto milioni di poveri in Italia nel 2008 (con una spesa media mensile per persona pari a 999,67 euro in una famiglia di due componenti) e quasi 3 milioni in povertà assoluta, cioè 1 milione e 126mila famiglie (il 4,6% delle residenti), per un totale di 2 milioni e 893mila...

Ibrahimovic, il cannoniere rom che sogna l'Europa
Zlatan Ibrahimovic ti guarda con quella faccia di chi non deve niente a nessuno. La faccia di chi si è sudato tutto quello che ha ottenuto, costruendo con il sacrificio quel poco che madre natura gli ha negato. Dimenticate gli stereotipi del calciatore di successo. Tra...

Rai, stasera c'è Laura Halilovic
Laura Halilovic è una regista rom. Ha girato un film, verrà trasmesso questa sera su RaiTre, alle 23.40. Da non perdere. I primi nove anni di vita, Laura Halilovic li ha passati in un “campo nomadi”. Dieci anni più tardi ha già realizzato tre sogni: avere l'autografo del suo regista preferito, diventare lei stessa u...

Piacenza, ruba per mangiare
Mentre pubblicavamo il rapporto Istat sulla povertà in Italia è arrivata a U Velto questa agenzia stampa: “Nomade minorenne ruba due bistecche con il figlio neonato”. Il lancio di agenzia è stato dato da Piacenza Day, quotidiano d...

Auschwitz-Birkenau, 2 Agosto 1944
Verso mezzanotte lo spogliatoio era pieno di persone. L’inquietudine cresceva di minuto in minuto. Si sarebbe potuto credere di essere in un gigantesco alveare. Da ogni parte si sentivano grida disperate, gemiti, lamenti pieni di accuse: “Siamo tedeschi del Reich! Non abbiamo fatto niente!”...

 
Di Fabrizio (del 09/10/2010 @ 09:52:04 in media, visitato 2087 volte)

La Stampa
Una ragazza di vent'anni, torinese, che fa un documentario prodotto da RaiTre, ispirandosi a Woody Allen e alla sua famiglia. Solo un dettaglio: è Rom. Ecco la sua storia
DA WWW.DIGI.TO.IT - MATTEO ZOLA

"Un giorno metti la pentola a bollire sul fuoco, e sei in un posto. Quando l'acqua bolle sei in un altro. Quando la pasta cuoce in un altro, e la mangi chissà dove". Con queste parole la vecchia nonna di Laura Halilovic commenta lo sgombero che la polizia ha imposto al campo nomadi in cui si trova. Laura, dal canto suo, ne ha fatto un film: "Io la mia famiglia Rom e Woody Allen", in cui racconta la sua vita e quella dei suoi cari, tra discriminazioni e vita quotidiana.
Il titolo è una citazione proprio di un film di Woody Allen. Il cineasta americano ha letteralmente folgorato la piccola Laura che, ancora bambina, si trovò da allora a coltivare un sogno: fare la regista. Oggi, con questo film documentario prodotto in collaborazione con RaiTre e Film Commission Torino, quel sogno è diventato realtà.

A META' TRA DUE CULTURE
"Da quando ho fatto questo film molti si interessano a me. Certo, il pericolo è che lo facciano solo perché sono Rom, che mi mettano addosso quest'etichetta e ci si interessi a me perché "diversa"".
Una diversità che le viene additata anche dalla sua comunità: "Sono diversa per gli italiani e sono diversa per i Rom perché non voglio vivere secondo la nostra tradizione e non intendo sposarmi per realizzare "il mio futuro"". Proprio con queste parole infatti i genitori di Laura, nel documentario, la spingono al matrimonio: "Sei già vecchia, hai 19 anni", le dicono. "Così mi trovo a metà tra due culture, in bilico - prosegue Laura - e certo è una sofferenza, è una situazione che vivo malissimo".
Ma la giovane regista ha le spalle larghe e con tenacia procede nel suo cammino umano e artistico: "Anche la mia famiglia ora si è convinta, ma all'inizio è stata dura poiché una ragazza Rom non può studiare e nemmeno lavorare, può solo sposarsi".

LA VITA NEI CAMPI
Nata a Torino, Laura ha vissuto nel campo vicino all'aeroporto di Caselle fino all'età di otto anni. Poi la sua famiglia ottiene una casa popolare dove vanno a vivere in nove: lei e i suoi quattro fratelli, i genitori e due cognati. Della vita del campo resta un ricordo indelebile di libertà e prigionia al contempo: "Mi ricordo la libertà, noi bambini stavamo sempre in giro nel campo, solo il cielo a farci da confine. Ma ricordo anche il filo e la rete che delimitavano il campo, eravamo come animali in gabbia". Le difficoltà coi "Gagé" – i non Rom – iniziarono con la scuola: "Ricordo la mia felicità, il primo giorno. E ricordo come gli altri genitori commentassero: "Ci mancava anche la zingarella". Quel giorno non parlai con nessuno e corsi via appena la campanella suonò".

INTEGRAZIONE NON E' ESSERE TUTTI UGUALI
Questo dolore è quello che, secondo Laura, farà sempre sentire i Rom inferiori. Un'inferiorità interiorizzata a tal punto da renderli incapaci di rivendicare i loro diritti. "E non cambierà mai. Come mai cambierà l'atteggiamento dei Gagé che continueranno sempre a disprezzarci. Un'integrazione è impossibile". Poi, con un sospiro: "Integrazione non è essere tutti uguali, non è –per un Rom – diventare Gagé. I Rom non vogliono diventare Gagé. Se non ci fosse più diversità, nel futuro, forse non ci sarebbe più discriminazione. Ma poi saremmo tutti più poveri".
Nella parole di Laura echeggia la saggezza della vecchia nonna, che nel film è il simbolo di una cultura antica, modellata dai secoli e dai chilometri percorsi da questo popolo nomade. "Quando mi dicono: "vai a casa tua" io mi domando qual è la mia casa, la casa di un nomade è ovunque". Laura non nasconde che ci siano dei problemi: "Le persone però non devono fare di tutta l'erba un fascio, tra di noi siamo diversi. Tra un Rom Romeno e uno bosniaco c'è differenza, ad esempio. Non conoscono la nostra cultura". E davvero è arduo conoscere la cultura Rom, il film di Laura è un ponte per la reciproca conoscenza. Forse così sarà possibile capire che: "Non è vero che i Rom sono tutti ladri e delinquenti". "Quando un Rom fa un reato, a venire puniti sono tutti i Rom" si dice nel film.

CASETTE IN FILA
E Laura fa un agghiacciante parallelismo: "Quando vedo le casette in fila, tutte uguali, del nuovo campo di via Germanasca a Torino, con un recinto di ferro intorno alto tre metri, mi vengono in mente i campi di concentramento dove sono morti i miei bisnonni". Già, poiché molti dimenticano che, insieme agli ebrei, ad Auschwitz trovarono la morte milioni di zingari. "Se mai incontrassi Woody Allen di persona – conclude Laura – gli chiederei come ha vissuto il suo essere ebreo. E come ne ha fatto una risorsa".

 
Di Fabrizio (del 29/04/2010 @ 09:45:21 in Italia, visitato 2280 volte)

Segnalazione di Alberto Maria Melis

Una settimana di musica, danza, fotografia, cinema, antropologia dall' 8 al 13 Giugno 2010
Nei locali di S.Chiara, Via Cacciatore delle Alpi, Cuneo

bruskoiprala@gmail.com
http://www.chambradoc.it

Martedi 8 Giugno
ore 18.30 Presentazione della Mostra fotografica "Te dikav" a cura di Andrea Fantino
Rinfresco e intrattenimento musicale di Florin "Stufulica" Tanase e Florin "Cucurigu" Ursu
ore 21.00 Presentazione del libro "Me bashavao ande Italia" "Io (Rom) suono in Italia" di Marco Ghezzo
Proiezione del documentario di viaggio "I Gagè ascoltano Csavas"

Mercoledi 9 Giugno
ore 21.00 Sonorizzazione dal vivo del cortometraggio "The adventures of Dollie" di Griffith a cura di Bruskoi Triu
ore 21.30 Proiezione di "Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" di Laura Halilovic e tavola rotonda con l'autrice

Giovedi 10 Giugno
ore 21.30 presso "Jazz Club" di Cuneo Concerto Nadara duo + Bruskoi e Jam Session finale

Venerdi 11 Giugno
ore 21.30 Concerto del gruppo Bruskoi Prala e Nadara
ore 23.00 Live set a cura di Dj Grissino e Caravan Etnique

Sabato 12 Giugno
Dalle 18.00 rinfresco ed esibizioni dei laboratori di danza, canto e musica

PRATICARE LA CULTURA

Laboratori di danza, canto e musica
Da Venerdi 11 a Domenica 13 Giugno 2010

Danza: Insegnanti Benki Iambor e Alexandra Beaujard

Approccio ai diversi stili di danza Rom transilvana che nei secoli hanno attinto alla tradizione romena e ungherese rielaborandole
Adatto a tutti i livelli e le età.

Canto: Insegnante Alexandra Beaujard

Il canto, momento di aggregazione transculturale, diventa un avvicinamento alla musica rom anche per non musicisti

Musica: Insegnante Ferenc "Tocila" Iambor

Adatto a tutti gli strumenti, particolarmente indicato ai violinisti, il corso introduce il musicista allo stile virtuoso dei Rom attraverso la pratica d'insieme.

Quota di iscrizione: 20 euro al giorno oppure 50 euro per tre giorni.

 
Di Sucar Drom (del 03/12/2010 @ 09:41:35 in Italia, visitato 2524 volte)

Piacere di conoscervi!
Siamo i Rom e i Sinti, ma molti per ignoranza o cattiveria ci chiamano "zingari" o "nomadi".
Viviamo in mezzo a voi da circa seicento anni ma ancora in pochi ci conoscono veramente.
Probabilmente avete letto sui giornali che siamo sporchi, ladri, accattoni… ma non è così. Certo alcuni di noi sono molto poveri e alcuni hanno commesso degli sbagli. Ma non siamo tutti uguali anche se siamo tutti presi di mira da discriminazioni e in alcuni casi da razzismo vero e proprio.
In Europa siamo in dodici milioni, in Italia molto meno, circa 100.000. In maggioranza siamo Cittadini italiani dal 1871 ma alcuni di noi vengono dalla ex Yugoslavia e dalla Romania: scappati dalla guerra o dalla miseria.
Provate ad immaginare di non poter avere documenti (anche se i vostri e genitori sono nati in Italia), di non poter chiedere lavoro o continuare a studiare per questo motivo, di dover aspirare al massimo a vivere in un container o in una roulotte… di essere allontanati se entrate in un bar, di essere oggetto di battute e scherno… che vita sarebbe? La vita di molti di noi al momento.
Noi siamo i Rom e Sinti e come ogni altra minoranza abbiamo una lunga memoria storica, valori, costumi, tradizioni, arti, talenti, musica e bellezza. Abbiamo i colori di una civiltà millenaria che non hai mai preso parte ad una guerra. Tutto questo tuttavia resta confinato troppe volte negli angusti spazi che occupiamo alle periferie delle città, in ghetti che chiamano "campi nomadi".
La campagna DOSTA ("Basta" nella lingua romanes), promossa dall’UNAR, può rappresentare la possibilità di superare quel muro del pregiudizio che circonda la nostra gente.
Noi vi tendiamo una mano, metteremo in piazza frammenti della nostra cultura, vi sorprenderemo con il calore della nostra musica, le emozioni delle nostre danze e lo faremo in una serie di eventi che si snoderanno per tutta Italia, accompagnati da seminari e conferenze, mostre fotografiche e proiezioni video, momenti di riflessione in cui ci racconteremo a voi.
Venite a conoscerci. Vi aspettiamo a Venezia:

Giovedì 9 dicembre 2010, ore 21:00 Casa dei Beni Comuni "Morion", Salizada San Francesco della Vigna - Castello

PROIEZIONE DEL FILM: "Io, la mia famiglia rom e Woody Allen" di Laura Halilovic, a cura di: Studenti del Master in Diritti Umani e Democratizzazione (E.MA), del Centro Europeo Inter-Universitario (EIUC)

Venerdì 10 dicembre 2010, ore 21.00 Casa dei Beni Comuni "Morion", Salizada San Francesco della Vigna - Castello
CONCERTO: Django's Clan. Nel centenario della nascita di Django Reinhardt, genio sinto della musica jazz europea, un concerto che ne ripercorre l'arte e la tecnica.

Lunedì 13 dicembre 2010, ore 21.00 Teatro Aurora - Marghera
SPETTACOLO TEATRALE: "Rom Cabaret" di e con Dijana Pavlovic.

Lunedì 20 dicembre 2010, ore 18:30 Scoletta dei Calegheri, Campo S. Toma Venezia
WORKSHOP: "io non discrimino – l’esperienza degli osservatori contro le discriminazioni razziali". Intervengono: Massimilano Monnanni – Direttore UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Gianfranco Bettin – Assessore Politiche Giovanili e Pace, Carlo Berini – Federazione Rom e Sinti Insieme, Alessandra Sciurba – Associazione SOS Diritti

Tutti gli eventi sono ad INGRESSO GRATUITO

Gli eventi sono organizzati dalla Federazione Rom e Sinti Insieme e dalla Rete Tuttiidirittiumanipertutti di Venezia, in collaborazione con il Centro Pace del Comune di Venezia e l'UNAR.

Il Festival Dosta si inserisce nella manifestazione DIRITTI PER TUTTI – IO NON DISCRIMINO, organizzata dalla Rete Tuttiidirittiumanipertutti di Venezia e comprende anche i seguenti eventi:

Sabato 4 dicembre 2010, dalle ore 16.00 alle 22.00 e Domenica 5 dicembre 2010 dalle ore 12.00 alle 20.00, Ca Foscari Auditorium, Campo Santa Margherita
"Building bridges: connecting through diversity". Una serie di dibattiti e proiezioni di Corti e Lungometraggi organizzato dagli Studenti del Master in Diritti Umani e Democratizzazione (E.MA), del Centro Europeo Inter-Universitario (EIUC) con sede al Lido, in collaborazione con l’ Università Cà Foscari e il Circuito Off Venice Internation Short Film Festival.

Martedì 7 dicembre 2010, ore 19.30 Campiello delle erbe, S. Polo 2003
"L'asilo negato di fronte alle mura della fortezza Europa" a cura dell’Associazione Metricubi.
Intervengono: Marco Ferrero, avvocato, membro dell'Associazione di studi giuridici sull'immigrazione (ASGI) e Nicola Grigion, progetto Melting Pot Europa.

Giovedì 9 dicembre, ore 17.15 Teatro dei Frari Venezia
IO DECIDO. Primo incontro per l’avvio di un percorso di democrazia partecipativa nel Comune di Venezia. Vieni anche tu a decidere il futuro della nostra Città.

Venerdì 10 dicembre 2010
È il giorno in cui ricorre l'anniversario della firma della dichiarazione universale dei diritti umani avvenuta a Parigi il 10 dicembre 1948 ma è anche il giorno in cui Zaher, ragazzo afgano è morto qui a Venezia proprio il 10 dicembre di due anni fa. Zaher è morto perchè i diritti umani ancora oggi nelle nostre Città, nel nostro paese non sono riconosciuti.
Sabato 11 ore 12.00 nel piazzale antistante il Porto la rete Tuttiidirittiumanipertutti invita la cittadinanza a ricordare la morte di Zaher.

LA CAMPAGNA DOSTA!
L’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell’ambito delle sue attività istituzionali ed in collaborazione con le principali associazioni rom e sinte, ha lanciato per l’anno 2010 la Campagna DOSTA, una grande iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle comunità rom in Italia.
La Campagna DOSTA ("Basta" in lingua romanes) è stata già promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea nell’ambito del terzo programma congiunto "Equal Rights and Treatment for Roma". La campagna DOSTA è stata già realizzata con successo in cinque paesi dell’Europa dell’Est: Albania, Bosnia e Herzegovina, Montenegro, Serbia, Slovenia ed Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, mentre è di prossima presentazione la campagna in Francia e Bulgaria.
La Campagna è stata pensata e condivisa con le principali reti di associazioni rom e sinte in Italia: la Federazione Rom e Sinti Insieme, la Federazione Romanì, UNIRSI. Le associazioni operano all’interno di un Tavolo di coordinamento ROM istituito e coordinato dall’UNAR e collaborano alla pianificazione della campagna e alla progettazione e realizzazione degli eventi previsti, in collaborazione con le istituzioni locali coinvolte dalle iniziative.
Obiettivo generale della Campagna è quello di favorire la rimozione degli stereotipi e pregiudizi nei confronti delle comunità rom e sinte attraverso una strategia globale di confronto e conoscenza reciproca.
Obiettivi specifici della Campagna sono quelli di:
- favorire una migliore conoscenza della cultura Rom e del suo contributo nella storia europea attraverso mostre e spettacoli, premi, seminari e conferenze, eventi pubblici e campagne sui media;
- promuovere un confronto diretto con la realtà rom ed i rischi di discriminazione ed esclusione sociale attraverso percorsi formativi per il mondo del giornalismo e gli enti locali, tavoli di lavoro e occasioni pubbliche di dibattito

 
Di Fabrizio (del 02/04/2011 @ 09:40:37 in media, visitato 1610 volte)


martedì 5 aprile dalle 19.30
Officine Corsare Circolo ARCI - Via Pallavicino 35 Torino, Italy

50 ANNI PER I DIRITTI UMANI IN TOUR DI AMNESTY INTERNATIONAL
I lunedì dei diritti umani – VIII edizione 2011

Dalle 19.30 ci sarà la proiezione del film
Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura Halilovic

Intervengono Rosanna Falsetta (Associazione Terra del Fuoco) e Giulia Castellazzi (Amnesty International).
Al termine del film Svoboda Orchestra in concerto.

Vi aspettiamo numerosi, il film, per chi non lo avesse visto è molto bello e istruttivo. Il concerto sarà verso le 22.

L'appuntamento su Facebook

 
Di Fabrizio (del 01/04/2011 @ 09:35:48 in Italia, visitato 1815 volte)



venerdì 8 aprile · 16.00 - 19.00
Palazzo Frascara, Piazza della Pilotta 4, Roma

Venerdì 8 aprile 2011 si celebra la Giornata Internazionale dei Rom. Per l'occasione l'Associazione 21 luglio è lieta di invitarvi alla Tavola Rotonda dal titolo "Dove abitano i diritti umani? I rom e il diritto a un alloggio adeguato", organizzato insieme ad Amnesty International, che si terrà a partire dalle ore 16.00 presso la Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana (Palazzo Frascara, Piazza della Pilotta 4, Roma).

Interverranno:
- Jezerca Tigani, Segretariato Internazionale di Amnesty International;
- Carlo Stasolla, Associazione 21 luglio;
- Marco Brazzoduro, docente di Politica Sociale presso l'Università La Sapienza di Roma;
- Roberto De Angelis, docente di Sociologia Urbana presso l’Università La Sapienza;
- Francesco Careri, ricercatore di Architettura presso l'Università di Roma "Roma Tre";
- lldiko Orsos, esperta in Pedagogia Sociale dell'Associazione 21 luglio.


A conclusione della Tavola Rotonda, sarà proiettato il film-documentario "Io, la mia famiglia rom e Woody Allen", il documentario italiano più premiato nel 2010, in cui la giovane regista Laura Halilovic, racconta, attraverso l'occhio suggestivo della telecamera, i momenti cruciali del passaggio dalla sua vita in un campo rom a quella in una casa in un quartiere popolare della periferia di Torino.

Vi aspettiamo numerosi per confrontarci insieme sulla questione del diritto a un alloggio adeguato per il popolo romanì e per combattere quel pregiudizio diffuso secondo cui i rom vorrebbero vivere nei campi e non in case "normali".

L'appuntamento su Facebook

 
Di Fabrizio (del 12/07/2009 @ 09:28:36 in media, visitato 1511 volte)

C'è maretta sul prossimo Meeting Antirazzista. Riprendo comunque una segnalazione di Nico Che dal sito Romadecade.org (se lo linkate vedete il trailer). Di Laura Halilovic se ne era parlato QUI

Domenica 12 luglio, la diciannovenne regista romanì Laura Halilovic riceverà il premio "Cinema Contro il Razzismo" durante il XV Meeting Internazionale Antirazzista di Livorno, sostenuto dalla Regione Toscana assieme a diverse amministrazioni locali ed associazioni. Halilovic ha ricevuto il riconoscimento per il suo documentario "Io la Mia Famiglia Zingara e Woody Allen", che ha giugno ha vinto il Premio UCCA 2009 al Film Festival di Bellaria. Il film ha anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria "per l'abilità di descrivere in maniera leggera, a volte ironica, ma sempre in maniera diretta, la propria storia, quella della sua famiglia e tramite ciò le difficili condizioni degli Zingari in Italia". Il Premio UCCA viene riconosciuto ai primi due documentari del Film Festival di Bellaria, ed i film premiati ricevono l'opportunità di essere proiettati in almeno 20 città italiane.

Dopo aver ottenuto il Premio UCCA, l'ufficio regionale dell'Istruzione in Piemonte ha fatto in modo di promuovere la proiezione di "Io la Mia Famiglia Zingara e Woody Allen" in oltre 200 scuole superiori. Il film verrà presentato agli insegnanti in ottobre, e dal 2010 il documentario sarà disponibile nel catalogo di risorse per gli insegnanti. Le scuole avranno anche la possibilità di organizzare proiezioni seguite da dibattiti tra Halilovic e gli studenti.

"Io la Mia Famiglia Zingara e Woody Allen" è stato prodotto da Zenit Arti Audiovisive col supporto tra gli altri, del Fondo OSI di Corrispondenza del Decennio Rom, di RAI 3, del Ministero per le Pari Opportunità e del Fondo Film Documentari del Piemonte.

Per ulteriori informazioni su film, Documentary by Young Roma Filmmaker Wins Award.

 
Di Fabrizio (del 03/06/2009 @ 09:24:32 in media, visitato 4844 volte)

CinemaItaliano.info

Mi chiamo Laura Halilovic sono nata il 22 novembre del 1989. La mia passione per la regia é nata quando avevo nove anni.

Ho vissuto al campo per anni e mi trovavo benissimo, poi mi sono trasferita alla Falchera quando ci hanno dato una casa popolare. Mi trovo bene anche qui. Qui ho anche girato il mio primo cortometraggio con un gruppo di amici. Voglio fare un documentario sui Rom per far conoscere agli altri la nostra vita. I Rom, o come vengono chiamati con un tono dispregiativo, gli Zingari, per la maggior parte vivono nelle case, i loro figli vanno a scuola, a differenza di quello che tutti credono, solo alcuni di loro vivono ancora girando come facevano una volta. Sono stati fatti film e documentari sulle loro usanze, sul loro modo di vivere, ma nulla i cui loro possano veramente riconoscersi. I registi e gli sceneggiatori presentano il mondo dei Rom con idee ancora molto stereotipate. Non sanno che alcuni non si direbbe che sono Rom e che molti di quelli che ancora oggi vivono viaggiando sarebbero felici di avere una casa popolare e di poter mandare i propri figli a scuola.

La gente oggi ha ancora paura, non si fida, appena sente la parola Zingaro si allontana e questo mi da molto fastidio, non ci fa sentire accettati in un paese che non è il nostro e nel quale stiamo cercando di costruirci un futuro e di dare un futuro ai nostri figli.


Regia: Laura Halilovic (opera prima)
Anno di produzione: 2009
Durata: 50'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Zenit Arti Audiovisive
Formato di ripresa: HD
Formato di proiezione: HD, colore
Altri titoli: Una Ruota del Carro, Io la Mia Famiglia e Woody Allen - A Wheel of the Wagon - Me, my Family and Woody Allen

Sinossi: Un viaggio intimo e personale tra la fine della vita nomade e lo stanziamento in una casa popolare di Torino. Laura è l'unica figlia femmina della famiglia Halilovic, una famiglia Rom arrivata in Italia dalla Bosnia negli anni sessanta. La regista diciottenne ci racconta in prima persona con ironia e senso dell’umorismo il suo rapporto con la famiglia e il suo percorso per accettare le proprie origini e allo stesso tempo realizzare il suo sogno di diventare regista.

Il documentario presenta una riflessione sulla fine della vita nomade, sulle relazioni con i parenti che ancora vivono nei campi e con i gagè, i vicini non rom. Più in generale è una riflessione sulla difficoltà nel rapporto con gli altri, sentimento che accompagna Laura sin dall’infanzia.

Ambientazione: Torino

Con il sostegno di: Piemonte Doc Film Fund

 
Di Fabrizio (del 24/10/2010 @ 09:23:57 in Italia, visitato 3350 volte)

Sito Ufficiale

Presentazione campagna

Comunicato stampa 29 ottobre

Programma milanese

La campagna "DOSTA!" ("basta" in lingua romanes) promossa dalla Comunità europea è coordinata e finanziata dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) in collaborazione con il Consiglio d'Europa e con le principali federazioni rom e sinte per promuovere in Italia una maggiore conoscenza della cultura dei Rom e dei Sinti, la più grande minoranza etnica d'Europa, e per sconfiggere con la conoscenza gli stereotipi che hanno sempre accompagnato questo popolo.

Piacere di conoscervi!

Siamo i Rom e i Sinti, ma molti per ignoranza o cattiveria ci chiamano "zingari" o "nomadi".

Viviamo in mezzo a voi da circa seicento anni ma ancora in pochi ci conoscono veramente. Probabilmente avete letto sui giornali che siamo sporchi, ladri, accattoni… ma non è così. Certo alcuni di noi sono molto poveri e alcuni hanno commesso degli sbagli. Ma non siamo tutti uguali anche se siamo tutti presi di mira da discriminazioni e in alcuni casi da razzismo vero e proprio.

In Europa siamo in dodici milioni, in Italia molto meno, circa 100.000. In maggioranza siamo Cittadini italiani dal 1871 ma alcuni di noi vengono dalla ex Yugoslavia e dalla Romania: scappati dalla guerra o dalla miseria.

Provate ad immaginare di non poter avere documenti (anche se i vostri e genitori sono nati in Italia), di non poter chiedere lavoro o continuare a studiare per questo motivo, di dover aspirare al massimo a vivere in un container o in una roulotte… di essere allontanati se entrate in un bar, di essere oggetto di battute e scherno… che vita sarebbe? La vita di molti di noi al momento.

Noi siamo i Rom e Sinti e come ogni altra minoranza abbiamo una lunga memoria storica, valori, costumi, tradizioni, arti, talenti, musica e bellezza. Abbiamo i colori di una civiltà millenaria che non hai mai preso parte ad una guerra. Tutto questo tuttavia resta confinato troppe volte negli angusti spazi che occupiamo alle periferie delle città, in ghetti che chiamano "campi nomadi".

La campagna DOSTA può rappresentare la possibilità di superare quel muro del pregiudizio che circonda la nostra gente.

Noi vi tendiamo una mano, metteremo in piazza frammenti della nostra cultura, vi sorprenderemo con il calore della nostra musica, le emozioni delle nostre danze e lo faremo in una serie di eventi che si snoderanno per tutta Italia, accompagnati da seminari e conferenze, mostre fotografiche e proiezioni video, momenti di riflessione in cui ci racconteremo a voi.

Il programma di Milano è stato realizzato dalla "Federazione Rom&Sinti insieme" e dall'Associazione UPRE ROMA con il patrocinio e il contributo di:

  • Fondazione Culturale San Fedele
  • Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
  • Fondazione Fabrizio De André onlus
  • Casa della Cultura

Hanno aderito: ARCI Milano, Associazione Aven Amentza, Associazione Romano Drom, Lavoro, Gruppo Abele di Milano, Opera Nomadi di Milano


Rom e sinti: una piaga da scacciare o una realtà da conoscere?
A Milano la campagna "DOSTA!" contro la discriminazione di Rom e Sinti


Venerdì 29 ottobre alle ore 11.30 nella sala Marra di palazzo Marino è convocata la conferenza stampa di presentazione della campagna DOSTA!

La campagna " DOSTA!" ("basta" in lingua romanes) è stata promossa dalla Comunità europea, in Italia è coordinata e finanziata dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del ministero per le Pari Opportunità in collaborazione con il Consiglio d'Europa e con le principali federazioni rom e sinte, per promuovere una maggiore conoscenza della cultura dei Rom e dei Sinti, la più grande minoranza etnica d'Europa, e per sconfiggere con la conoscenza gli stereotipi che hanno sempre accompagnato questo popolo.

A Milano la Federazione " Rom& Sinti insieme" e l'associazione UPRE ROMA hanno prodotto uno sforzo particolare per la situazione estremamente delicata delle comunità rom e sinte (350 sgomberi di campi abusivi e la prevista chiusura di 4 campi regolari con il coinvolgimento di oltre 1000 persone tra uomini, donne e bambini).

Il programma di iniziative che viene proposto alla città ha visto il coinvolgimento di autorevoli istituti culturali come la Fondazione Culturale San Fedele, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la Casa della Cultura, la Fondazione De André e l'adesione dell'ARCI Milano, dell'Associazione Aven Amentza, dell'Associazione Romano Drom, della Camera del Lavoro, del Gruppo Abele di Milano, dell'Opera Nomadi di Milano.

Alla presentazione del programma intervengono Massimiliano Monanni direttore dell'UNAR, Dijana Pavlovic vicepresidente della Federazione Rom& Sinti insieme, Giacomo Costa per la Fondazione culturale San Fedele, Chiara Daniele direttrice della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Ferruccio Capelli presidente della Casa Della Cultura.

Grazie per l'attenzione

Per informazioni: 339-11.70.311


29 ottobre - ore 11.30 – sala Marra di palazzo Marino
Conferenza stampa di presentazione della campagna DOSTA!

8 novembre - ore 21 Auditorium San Fedele, via Hoepli 3/b
Saluti: Giacomo Costa, fondazione culturale San Fedele
Presentazione: un esponente dell'UNAR; Fabrizio Casavola, Upre Roma
"Le danze di Billy e Dijana"
di Daniele Lamuraglia, con Dijana Pavlovic e Diego Conti
Nell'occasione verrà esposta la mostra sul Porrajmos (lo sterminio dei rom e dei sinti)

12 novembre - ore 18-20.30 Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, via Romagnosi 3
"Rom: a Milano si può? Politiche abitative (e altro): soluzioni possibili"
Saluti: Carlo Feltrinelli presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Introduzione: un esponente dell'UNAR; Alfredo Alietti, Upre Roma, docente di sociologia università degli studi di Ferrara
Testimonianze: don Massimo Mapelli, Casa della Carità; abitanti dei campi;
Interventi: Laura Balbo, docente di sociologia università degli studi di Padova; Antonio Tosi, docente di sociologia urbana al Politecnico di Milano; Tommaso Vitale, Scientific Director of the Master "Governing the Large Metropolis" CEE, Sciences Po Paris
E' stata invitata Mariolina Moioli, assessore alle politiche sociali Comune di Milano.

18 novembre – ore 20.30-23 - Casa della Cultura, via Borgogna 3
"La rappresentazione mediatica dei rom e dei sinti: tra dovere di informare e violazione dei diritti."
Presenzia: Ferruccio Capelli, presidente della Casa della Cultura
Introduzione: un esponente dell'UNAR; Paolo Cagna Ninchi, presidente Upre Roma
Interventi: Michael Guet, Capo della Divisione dei Rom e dei viaggianti del Consiglio d'Europa; Eva Rizzin e Angelica Bertellini, Articolo 3 - Osservatorio sulle discriminazioni di Mantova; Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera; Roberto Escobar, docente di filosofia della politica alla Statale di Milano; David Parenzo, conduttore e autore televisivo,
E' prevista la presenza del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna

1 dicembre – ore 21 – Casa della Cultura, via Borgogna 3
"Sebben che siamo donne… rom - La via dei campi e la via dell'arte"
Presenzia: Ferruccio Capelli, presidente Casa della Cultura
Introduce: un esponente dell'UNAR.
Rebecca Covaciu, rom rumena, premio UNICEF per i disegni;
Laura Halilovic, rom bosniaca, autrice di "Io, la mia famiglia rom e Woody Allen";
Dijana Pavlovic, rom serba, attrice
Nel corso dell'incontro saranno proiettati frammenti delle realizzazioni artistiche

9 dicembre - ore 21 - Auditorium San Fedele, via Hoepli 3/b
Concerto conclusivo con artisti rom e italiani organizzato con la Fondazione De André (programma in via di definizione)

Tutti gli eventi sono a ingresso libero

 
Di Fabrizio (del 02/02/2011 @ 09:16:43 in media, visitato 1888 volte)

Segnalazione di Voijslav Stojanovic

EaST Journal di Matteo Zola

"Un giorno metti la pentola a bollire sul fuoco, e sei in un posto. Quando l'acqua bolle sei in un altro. Quando la pasta cuoce in un altro, e la mangi chissà dove". Con queste parole la vecchia nonna di Laura Halilovic commenta lo sgombero che la polizia ha imposto al campo nomadi in cui si trova. Laura, dal canto suo, ne ha fatto un film: "Io la mia famiglia Rom e Woody Allen", in cui racconta la sua vita e quella dei suoi cari, tra discriminazioni e vita quotidiana. Il titolo è una citazione proprio di un film di Woody Allen. Il cineasta americano ha letteralmente folgorato la piccola Laura che, ancora bambina, si trovò da allora a coltivare un sogno: fare la regista. Oggi, con questo film documentario prodotto in collaborazione con RaiTre e Film Commission Torino, quel sogno è diventato realtà.

A META' TRA DUE CULTURE
«Da quando ho fatto questo film molti si interessano a me. Certo, il pericolo è che lo facciano solo perché sono Rom, che mi mettano addosso quest'etichetta e ci si interessi a me perché "diversa"».
Una diversità che le viene additata anche dalla sua comunità: «Sono diversa per gli italiani e sono diversa per i Rom perché non voglio vivere secondo la nostra tradizione e non intendo sposarmi per realizzare "il mio futuro"». Proprio con queste parole infatti i genitori di Laura, nel documentario, la spingono al matrimonio: "Sei già vecchia, hai 19 anni", le dicono. «Così mi trovo a metà tra due culture, in bilico – prosegue Laura – e certo è una sofferenza, è una situazione che vivo malissimo».
Ma la giovane regista ha le spalle larghe e con tenacia procede nel suo cammino umano e artistico: «Anche la mia famiglia ora si è convinta, ma all'inizio è stata dura poiché una ragazza Rom non può studiare e nemmeno lavorare, può solo sposarsi».

LIBERTA' E PRIGIONIA
Nata a Torino, Laura ha vissuto nel campo vicino all'aeroporto di Caselle fino all'età di otto anni. Poi la sua famiglia ottiene una casa popolare dove vanno a vivere in nove: lei e i suoi quattro fratelli, i genitori e due cognati. Della vita del campo resta un ricordo indelebile di libertà e prigionia al contempo: «Mi ricordo la libertà, noi bambini stavamo sempre in giro nel campo, solo il cielo a farci da confine. Ma ricordo anche il filo e la rete che delimitavano il campo, eravamo come animali in gabbia». Le difficoltà coi "Gagé" – i non Rom – iniziarono con la scuola: «Ricordo la mia felicità, il primo giorno. E ricordo come gli altri genitori commentassero: "Ci mancava anche la zingarella". Quel giorno non parlai con nessuno e corsi via appena la campanella suonò».

INTEGRAZIONE NON E' ESSERE TUTTI UGUALI
Questo dolore è quello che, secondo Laura, farà sempre sentire i Rom inferiori. Un'inferiorità interiorizzata a tal punto da renderli incapaci di rivendicare i loro diritti. «E non cambierà mai. Come mai cambierà l'atteggiamento dei Gagé che continueranno sempre a disprezzarci. Un'integrazione è impossibile». Poi, con un sospiro: «Integrazione non è essere tutti uguali, non è –per un Rom – diventare Gagé. I Rom non vogliono diventare Gagé. Se non ci fosse più diversità, nel futuro, forse non ci sarebbe più discriminazione. Ma poi saremmo tutti più poveri».
Nella parole di Laura echeggia la saggezza della vecchia nonna, che nel film è il simbolo di una cultura antica, modellata dai secoli e dai chilometri percorsi da questo popolo nomade. «Quando mi dicono: "vai a casa tua" io mi domando qual è la mia casa, la casa di un nomade è ovunque». Laura non nasconde che ci siano dei problemi: «Le persone però non devono fare di tutta l'erba un fascio, tra di noi siamo diversi. Tra un Rom Romeno e uno bosniaco c'è differenza, ad esempio. Non conoscono la nostra cultura». E davvero è arduo conoscere la cultura Rom, il film di Laura è un ponte per la reciproca conoscenza. Forse così sarà possibile capire che: «Non è vero che i Rom sono tutti ladri e delinquenti». "Quando un Rom fa un reato, a venire puniti sono tutti i Rom" si dice nel film.

CASETTE IN FILA
E Laura fa un agghiacciante parallelismo: «Quando vedo le casette in fila, tutte uguali, del nuovo campo di via Germanasca a Torino, con un recinto di ferro intorno alto tre metri, mi vengono in mente i campi di concentramento dove sono morti i miei bisnonni». Già, poiché molti dimenticano che, insieme agli ebrei, ad Auschwitz trovarono la morte milioni di zingari. «Se mai incontrassi Woody Allen di persona – conclude Laura – gli chiederei come ha vissuto il suo essere ebreo. E come ne ha fatto una risorsa».

 
Di Fabrizio (del 02/04/2010 @ 09:16:18 in media, visitato 2693 volte)

Segnalazione di Paolo Teruzzi

CE.A.S. CENTRO AMBROSIANO DI SOLIDARIETA'ONLUS venerdì 9 aprile 2010 dalle 18.30 alle 20.00
Via Marotta 8 - Milano

Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen REGIA: LAURA HALILOVIC
ANNO: 2009
DOCUMENTARIO - DURATA 50'
PRODUZIONE: ZENIT ARTE AUDIOVISIVE in collaborazione con RAI TRE, ARIA VIVA

"Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" E' la storia di una ragazza Rom che abita con i suoi in un quartiere popolare alla periferia di Torino.
Il racconto in prima persona esplora i cambiamenti e le difficoltà  della nuova vita stanziale, le relazioni con i parenti che ancora vivono nomadi, i contrasti e le incomprensioni che fin da bambina la accompagnano nelle relazioni con gli altri, i Gagé.

Attraverso i ricordi dei suoi familiari, tra cui l'anziana nonna che ancora vive in un campo, le fotografie e i filmati del padre che ha documentato negli anni la vita quotidiana della piccola comunità, scopriamo una realtà  sconosciuta che fino ad oggi abbiamo voluto conoscere solo attraverso gli stereotipi e i luoghi comuni. Ma il documentario non è soltanto la storia di una famiglia, di fatto chi parla è una ragazza di oggi che cresce inseguendo i propri sogni di adolescente, combattendo contro i pregiudizi e le tradizioni di una cultura difficile da accettare.
E' l'opera prima dell'emergente regista LAURA HALILOVIC

LA REGISTA LAURA HALILOVIC SARA' PRESENTE IN SALA

 
Di Fabrizio (del 26/05/2010 @ 09:15:41 in Italia, visitato 2382 volte)

2 – 6 Giugno 2010. (l'appuntamento su Facebook)

Il 1° Meeting Antirazzista Europeo invita ogni persona a confrontarsi con i temi dell’antirazzismo e dell’antidiscriminazione.

La Campagna DOSTA (“Basta” in lingua Romanì) è stata promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea in vari paesi europei; in Italia si sta portando avanti con il coordinamento e il finanziamento dell’UNAR.

Il suo obiettivo è quello di superare i pregiudizi nei confronti dei Rom e Sinti, facendo conoscere la ricchezza della loro cultura, nonché le difficoltà che essi trovano per raggiungere una piena inclusione sociale, abitativa, educativa e lavorativa.

Nella cornice naturale del Parco Europa potrai ascoltare e discutere insieme a Sinti, Rom, politici, attivisti e operatori su come leggere e combattere il razzismo e le discriminazioni. Nei gazebo situati nell’area circostante del grandissimo tendone, troverai mostre sulla storia, la cultura e l’artigianato
tradizionale. Ma non solo, perché ogni sera potrai vivere insieme a Sinti e Rom momenti di festa con gastronomia e musica che ti delizieranno e affascineranno.

Luogo:
“ >> PARCO EUROPA << “
Viale Europa – Bolzano


MEETING ANTIRAZZISTA EUROPEO
Mercoledì 2 giugno 2010 ore 17.00 - 24.00
Ore 17.00 Apertura del MEETING


On. Maria Luisa Gnecchi
Luigi Spagnolli, Sindaco della città di Bolzano
Christian Tommasini, Vice Presidente della Provincia di Bolzano

Roberto Bizzo,Assessore alle Pari Opportunità della Prov. di Bolzano
Primo Schönsberg
Radames Gabrielli Presidente dell’associazione Nevo Drom
18.00 Apertura Festa con:
GASTRONOMIA TRADIZIONALE SINTA
21.00 Musica jazz con il complesso Django ’ Clan
con Carmelo Tartamella
24.00 Chiusura festa


“SINTI E ROM, CITTADINI
EUROPEI DISCRIMINATI: DOSTA!”
Giovedì 3 giugno 2010 ore 17.00 - 24.00
Moderatore: Dijana Pavlovic, Vice Presidente della
Federazione Nazionale Rom e Sinti Insieme
17.00 La campagna Dosta! in Italia e in Europa
Radames Gabrielli, Presidente Fed. Nazionale Rom Sinti Insieme
Rappresentante Unar (Uff. Nazionale Antidiscriminazione Razziale ed Etnica)
Rappresentante del Consiglio d’Europa
Vladimiro Torre, Presidente associazione Them Romano (RE)
Roberto Bizzo, Assessore alle Pari Opportunità, Provincia Bolzano
Karl Tragust, Direttore di ripartizione sociale provincia Bolzano
19.35 Apertura Festa con:
GASTRONOMIA TRADIZIONALE SINTA E ROM
21.00 Musica tradizionale sinta
- STRAUMALI & MARLENE
- THE GIPSYES VAGANES
24.00 Chiusura Festa


LOTTA ALLE DISCRIMINAZIONI
Venerdì 4 giugno 2010 ore 17.00 - 24.00
Moderatore:

Luciano Scagliotti, (Enar) European Network Against Racism
17.00 Tavola Rotonda
Dott.ssa Karin Girotto
Onorevole Rita Bernardini
Enrico Lillo, Presidente circoscrizione don Bosco
Onorevole Luisa Gnecchi
Robert Gabrielli, Federazione Rom Sinti Insieme
Mauro Minniti,Vice presidente Consiglio prov. Bolzano
Onorevole Letizia de Torre
Maurizio Alemi,“progetto azioni contro le discriminazioni” Porte Aperte,
Voluntarius, Fondazione Langer, HRI
19.35 Apertura Festa con:
GASTRONOMIA TRADIZIONALE SINTA E ROM
21.00 L’attore teatrale, scrittore e musicista
MONI OVADIA con il suo gruppo
24.00 Chiusura Festa


SINTI E ROM IN ITALIA E IN EUROPA
Sabato 5 giugno 2010 ore 17.00 - 24.00
Moderatore: Carlo Berini
Associazione Sucar Drom
17.00 Tavola Rotonda
Primo Schönsberg
Mauro Di Vieste, Direttore Popoli Minacciati
Gabrieli Mirco, Vice Presidente Associazione NEVO DROM TN
Tommaso Vitale, sociologo
Prof. Oliver Legros, Francia
Elisabetta Vivaldi, attivista rom
Yuri Del Bar, Segretario federazione Rom Sinti Insieme
Davide Casadio, Pastore evangelico MEZ
19.30 Apertura Festa con:
GASTRONOMIA TRADIZIONALE SINTA E ROM
21.00 Musica tradizionale sinta
Con il complesso musicale altoatesino
DAVIDE IL GITANO
24.00 Chiusura Festa


FESTA SINTA
Domenica 6 giugno 2010 ore 15.30 - 24.00
15.00 Apertura Festa con:
GASTRONOMIA TRADIZIONALE SINTA E ROM E VARIE
17.00 Musiche varie
21.00 - Straumali & Marlene
- THE GIPSYES VAGANES
24.00 Chiusura Festa


PORRAJMOS ALTRE TRACCE
SUL SENTIERO PER AUSCHWITZ
2 – 6 Giugno 2010
dalle 9.00 alle 24.00 al Parco Europa - BZ
Mostra fotografica documentaria sulle persecuzioni razziali
subite da Sinti e Rom durante il nazifascismo.


PER NON DIMENTICARE IL PORRAJMOS
Giovedì 3 giugno 2010
Sala riunioni del Centro Syn
Piazza Don Bosco, 21 - 39100 Bolzano
Patrocinio della Città di Bolzano e in collaborazione
con l’Archivio Storico
9.30 Conferenza
sulle persecuzioni subite da Sinti e Rom, con
interventi di storici e proiezioni di filmati in
ricordo e memoria della Sinta,
BARBARA RICHTER
Bolzanina, d’origine Cecoslovacca sopravvissuta ad
Auschwitz Birkenau e agli esperimenti di Mengele,
Deceduta alcuni anni fa a Bolzano.
11.00 Deposizione di una corona
a Passaggio della Memoria davanti alla Targa in
Memoria dei Sinti e Rom, Vittime delle persecuzioni
razziali, nei pressi del Muro del Lager di Via Resia
30 Bolzano.

CINEMA
Sabato 5 giugno 2010 alle ore 21.00
AL CINEFORUM BOLZANO

(Via Roen 6, Bolzano)
“Io, la Mia Famiglia Rom e Woody Allen”
Con la partecipazione della REGISTA Rom

Laura Halilovich

 
Di Frances Oliver Catania (del 29/06/2011 @ 09:14:14 in Italia, visitato 2124 volte)

Articolo precedente QUI. L'autrice del post che segue mi ha chiesto di provare a mobilitare la stampa sul caso che presenta. La vedo dura: certi giornalisti non alzano il culo dalla sedia neanche quando gli sgomberi avvengono a due passi dalla loro sede, figuriamoci se hanno voglia di muoversi per un paesino perso nella campagna del nord-est milanese, quando anche nella zona gli appelli vanno a vuoto. RINGRAZIO QUINDI CHI MI AIUTERA' A FAR CIRCOLARE LA NOTIZIA.

Con la presente vi racconto del mio contatto con la famiglia Halilovic e dei loro rapporti col comune di Pessano con Bornago.

Alcuni anni fa ho conosciuto la signora Maria, fuori dal supermercato locale dove si siede a mendicare, e col tempo mi sono molto affezionata a lei. E' una donna straordinaria, una Romnì bosniaca che è sopravvissuta a persecuzioni e sgomberi per tutta la vita, e mi ha detto che lei e la sua famiglia sono nuovamente minacciati di sgombero, nel campo che in gran parte era già stato sgomberato a novembre 2010.. Mi ha detto che è solo una questione di tempo prima che completino il lavoro, e che la sua famiglia comprende un figlio cieco, Spaho, che sarebbe buttato anche lui per strada. Mi ha detto di soffrire di cuore, di avere un triplo by-pass e che non pensa di poter sopravvivere ad un ennesimo sgombero.

A quel punto ho capito che non potevo rimanere a guardare senza fare nulla, così ho deciso di battermi e fare tutto quanto in mio potere per aiutarla. Sono andata al campo per parlare con la famiglia, la prima di tante visite. Suo figlio Edin mi ha fatto una breve storia dal loro punto di vista sugli ultimi otto anni, da quando avevano comprato un piccolo appezzamento di terreno, sperando di potersi stabilire in modo permanente e di integrarsi, mandando anche i loro figli alle scuole locali. Ha insistito sul fatto che i loro caravan non erano fissati al suolo, pensando allora che questo avrebbe potuto essere il problema legale, che il comune usava come leva per liberarsi di loro. Come si è scoperto in seguito, la nuova legge proibisce anche lo stazionamento di roulotte su di un "terreno agricolo". Ovviamente volevano renderlo abitabile con elettricità, acqua e servizi igienici, ma le loro richieste sono state rifiutate e le strutture da loro installate sono state abbattute. In otto anni hanno avuto otto ordini di sfratto e speso ingenti somme di denaro per l'avvocato e gli appelli.

Di seguito sono andata a parlare col loro avvocato a Milano, che mi ha detto di aver provato di tutto ma che questa volta non c'era più niente da fare e che non poteva più aiutarli (questo si vede chiaramente nel film/documentario di Laura Halilovic, quando l'avvocato arriva carico di cartelle al campo, incapace di dar loro altri consigli). La data prevista per lo sgombero era il 16 maggio di quest'anno.

Poi ho avvicinato i servizi sociali ed il sindaco del comune (guidato da 20 anni dal centro sinistra!). Sono stata accolta con generale indifferenza ed in alcuni casi palese ostilità. Mi è stato detto che il comune aveva fatto molte cose per favorire ed aiutare i Rom ad integrarsi (con l'Opera Nomadi), ma che loro avevano abusato della loro buona volontà, e che da 3 famiglie erano diventate 33. Che il campo era diventato un centro di criminalità di ogni sorta e che era stato un giudice a predisporre l'ordine di confisca del terreno a cui sarebbe seguito lo sgombero. Che il campo era a rischio per la salute e pure un "abuso edilizio". Quando ho chiesto cosa intendevano fare per donne, disabili e bambini, la risposta è che erano "abusivi" e che erano non-residenti, quindi, niente da fare. (In nessun modo è stata mai offerta loro la possibilità di diventare residenti, perché secondo il comune non avevano un indirizzo  - d'altra parte hanno ottenuto l'indirizzo quando è arrivato l'ordine di sgombero!). Ha aggiunto che la gente di Pessano c/B aveva espresso numerose lamentele sul loro conto, e che le persone che avevano orti nei pressi del campo erano state derubate e minacciate.

A questo punto ho iniziato a scrivere lettere, devono essere state centinaia a tutte le associazioni dei diritti umani che ho potuto trovare (di cui posso fornire esempio) e dopo alcuni mesi ho trovato a Milano un avvocato straordinario che fa parte di un gruppo chiamato "Avvocati per Niente", che ha acconsentito ad aiutarci per proteggere minori, donne e disabili. Ha scritto una lettera al comune, indicando i loro obblighi giuridici nei confronti di donne e bambini e chiarendo che se da parte del comune ce ne fosse stata la volontà, era disposto a discutere la questione in qualsiasi momento. Il comune non ha mai risposto a quella lettera. Aveva anche suggerito di cercare di ottenere per la famiglia di Maria un "permesso di soggiorno" per ragioni umanitarie. Nel timore di uno sgombero brutale molte famiglie, inclusa quella di Edin, hanno lasciato il terreno per andare in posti alternativi, ma quelli che non avevano alternative, i più fragili e vulnerabili del gruppo, hanno spostato le roulotte dal terreno in questione e si sono accampati sulla strada al margine. Arrivato il 16 maggio non è avvenuto nessuno sgombero, quasi sicuramente per la concomitanza con le elezioni locali, ma nell'ultimo fine settimana i vigili urbani hanno visitato il campo tre volte, dicendo loro senza mezzi termini che a breve ci sarà un altro ordine di sgombero e devono prepararsi ad andare in tempi brevi.

Ho parlato col nuovo sindaco (Giordano Mazzurana - ex DC), che mi ha detto che questo sgombero è inevitabile, perché i Rom sono accampati per strada e questo è illegale. Sono andata a parlare col parroco che conosce bene Giordano e che è disposto ad incontrarsi con l'avv. Guariso e Giordano per vedere se possono sedersi attorno ad un tavolo per trovare una soluzione civile al problema. Questo si sta dimostrando difficile in quanto sono tutti molto impegnati in questo periodo (e vi è una certa mancanza di volontà a trovare il tempo!).

Non ho ancora perso la speranza. Rifiuto di credere che casi portati alla Corte dei Diritti Umani per antidiscriminazione hanno vinto, e non possiamo in qualche modo fermare questa folle crudeltà. Ascoltando le chiacchiere della gente, comprendo che i Rom sono l'ultimo bastione di razzismo, intolleranza e xenofobia. Ho sentito dire di loro che sono pieni di odio violento e di ignoranza abissale, che mi rendo conto che si devono fare leggi, rendere cosciente la stampa, svegliare l'opinione pubblica, sul fatto che queste persone, i loro bambini e nipoti che sono nati in Italia sono ancora senza documenti, e vivono in una sorta di purgatorio legale, senza alcuna apparente possibilità di diventare italiani, spostati da un posto all'altro senza alcun pensiero reale per un'alternativa durevole.

Lettera in originale inviata anche alla stampa.

Un caro saluto con i migliori auguri,

Frances Oliver Catania

 
Di Fabrizio (del 26/11/2009 @ 09:02:17 in Italia, visitato 2317 volte)

DUE GIORNI di proiezioni, incontri ed eventi sulla condizione dei giovani rom e sinti in Italia

Un'occasione per incontrare e conoscere, fuori da pregiudizi ideologici e stereotipi mediatici, l'universo Rom, ricco di contraddizioni, apparentemente chiuso e anacronistico, ma spesso protagonista di un'integrazione possibile e praticabile, portata avanti con passione proprio dalle generazioni più giovani.

ROM CITTA' APERTA E' UN EVENTO ORGANIZZATO DA SOTTODICIOTTO FILMFESTIVAL E DAL CENTRO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE E ANALISI PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA

gli appuntamenti:

MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE
Cinema Massimo 3


ore 16.00
Carmen Meets Borat di Mercedes Stalenhoef - Olanda, 2009, Betacam SP, 85'
Quando la troupe che sta girando Borat giunge a Glod, in Romania, il Paese collabora entusiasta alle riprese pur senza conoscere il contenuto del film interpretato da Sacha Baron Cohen. Una volta scoperto che nella fiction Glod è diventato un villaggio kazako pieno di criminali e prostitute, gli abitanti insorgono e fanno causa alla produzione. Sarà un modo per coronare i loro sogni di ricchezza?
v.o. / sottotitoli italiani

ore 17.40
O Topanki - About the Shoes di Rozálie Kohoutová - Repubblica Ceca, 2007, Betacam SP, 14'
Una piccola scuola materna in un villaggio Rom della Slovacchia: le maestre tentano di sopperire in qualche modo allo stato di indigenza della popolazione, che spesso non manda i figli a scuola per i problemi più banali, compresa l'assenza di scarpe. Il film con pochi ma precisi cenni pone scottanti domande sul senso delle parole "aiuto" e "educazione".
v.o. / sottotitoli italiani

La bougie n'est pas faite de cire mais de Flammes di Marion Gervais -Francia, 2008, Betacam SP, 22'
La piccola Cassandra, di origini rom, si barcamena come può: spensierata in classe, non può esserlo quando torna tra le "quattro mura di casa", ovvero quelle dell'abitacolo di un'auto dove dorme con la famiglia. Per uscire da questa situazione media tra i servizi sociali che cercano di trovare una soluzione abitativa e i genitori che non conoscono il francese e temono di essere espulsi.
v.o. / sottotitoli italiani

ore 18.15 ROM città aperta
Tavola rotonda. L'INTEGRAZIONE POSSIBILE?

Un'occasione di incontro per interrogarsi, al di là delle contingenze della cronaca e della tenacia degli stereotipi, sulla condizione dei giovani Rom in Italia e sulle esperienze di possibile convivenza e integrazione che – nel silenzio generale – vengono realizzate nel nostro Paese. Un modo per "rappresentare" con le parole oltre che con le immagini una comunità sorprendentemente multiforme, lontana dall'immagine approssimativa solitamente restituita dai media. Ad aiutarci nella riflessione, professionisti che operano nel campo dell'associazionismo, rappresentanti di enti pubblici promotori di politiche per l'integrazione, membri attivi della comunità Rom, magistrati minorili. Durante la tavola rotonda verranno proiettate alcune sequenze-video, tra cui brani tratti dalla puntata di Presadiretta Caccia agli zingari di Riccardo Iacona, gentilmente concessi dalla redazione del programma Rai.
Ospiti:
Piercarlo Pazè - magistrato, direttore della rivista «Minori giustizia»
Giorgio Bezzecchi - esperto in processi di mediazione culturale, Associazione Romano Drom Onlus
Ilda Curti - Assessore alle Politiche per l'integrazione - Città di Torino
Massimo Conte - ricercatore, Agenzia di ricerca sociale Codici
Anna Maria Colella - direttrice dell'Agenzia regionale per le adozioni internazionali - Regione Piemonte
Carla Bonino - dirigente del settore Integrazione Educativa della Città di Torino
Maurizio Pagani - Opera Nomadi Milano
Conduce l'incontro: Gabriela Jacomella - giornalista de Il Corriere della Sera

ore 20.30
EVENTI:

IO, LA MIA FAMIGLIA ROM E WOODY ALLEN
Un dialogo inedito tra passato e futuro, "vecchio" e "nuovo", muto e sonoro, stereotipo e autobiografia, nella serata dedicata alla giovane cineasta Rom, Laura Halilovic. Dai due cortometraggi di David W. Griffith ispirati a secolari luoghi comuni sui Rom, uno musicato dal vivo da Bruskoi Triu, gruppo di musica gitana, l'altro da Stefano Maccagno, pianista e compositore, agli ultimi lavori di Laura Halilovic dedicati ai sogni, alle speranze e agli interrogativi della sua generazione, dall'intervento in video di Moni Ovadia fino al dialogo a due voci tra la stessa Halilovic e Costanza Quatriglio, regista da sempre attenta al mondo giovanile, si cercherà di fare incontrare universi ed esperienze spesso troppo lontani per conoscersi davvero.

The Adventures of Dollie di D.W. Griffith -USA 1908, 16mm, 12'
In una soleggiata giornata estiva, i genitori portano la piccola Dollie a fare una passeggiata nei pressi di un fiume. La loro quiete è interrotta dall'arrivo di uno zingaro che vende ceste. Il rom, approfittando di una distrazione dei genitori, rapisce la bimba, portandola al suo accampamento. Dalla ricerca della piccola e dalla fuga del rapitore ne nasce un'incredibile avventura. A lieto fine?

Il mio sogno di Laura Halilovic -Italia 2009, DVD, 7'
Un gruppo di ragazzi rom, tra i 15 e i 18 anni, impegnati in diversi percorsi di studio, raccontano che cosa vorrebbero fare "da grandi". Il sogno delle carriere più ambite – stilisti, modelli, architetti, attori – si confronta con la consapevolezza dei pregiudizi diffusi e con la contrarietà dei genitori verso scelte che li possano allontanare dalla comunità d'origine. Il corto, appositamente realizzato per il Festival, è in prima visione assoluta.

The Lonely Villa di David W. Griffith con David Miles, Marion Leonard, Mary Pickford, Gladys Egan, Adele DeGarde - USA 1909, 16mm, 8'
Un gruppo di malviventi fa irruzione nella casa di un gentiluomo e minaccia l'incolumità di moglie e delle tre figlie barricate in una delle stanze della casa. Quando il gentiluomo telefona alla famiglia e scopre il pericolo ingaggia una disperata corsa contro il tempo per salvare i suoi familiari, aiutato da un gruppo di zingari.

Io, la mia famiglia rom e Woody Allen di Laura Halilovic -Italia 2009, Betacam SP, 50'
La storia di una ragazza rom che abita con i suoi in un quartiere popolare alla periferia di Torino. Il racconto in prima persona esplora i cambiamenti e le difficoltà della nuova vita stanziale affrontando i contrasti e le incomprensioni che fin da bambina la accompagnano nelle relazioni con i Gagè, tutti quelli che non sono rom. Attraverso i ricordi dei suoi familiari, tra cui l'anziana nonna che ancora vive in un campo, le fotografie e i filmati del padre che documenta la vita quotidiana della piccola comunità, Halilovic ci conduce dentro una realtà che va oltre qualsiasi stereotipo o semplificazione.

Saluti: Teresa Angela Migliasso - Assessore al Welfare e al Lavoro - Regione Piemonte
Ospite: Laura Halilovic
Con la partecipazione di: Costanza Quatriglio
Intervento video di: Moni Ovadia
Conduce l'incontro: Gabriela Jacomella - giornalista de «Il Corriere della Sera»
Accompagnamento musicale dei corti di Griffith a cura di: Bruskoi Triu (Marco Ghezzo, Manuela Almonte, Florin Tanase) e Stefano Maccagno

GIOVEDI' 3 DICEMBRE
Cinema Massimo 3

ore 16.15 ROM città aperta
Swing di Toni Gatlif, con Oscar Copp, Lou Rech, Tchavolo Schmitt, Mandino Reinhardt Francia 2002, 35mm, 90'
Max, dieci anni, si appassiona al jazz manouche, portato alla ribalta dal musicista gitano Django Reinhardt. In vacanza in Francia presso la nonna, il ragazzino si reca in un quartiere abitato da una comunità Rom per comprare una chitarra: qui conosce Swing, una coetanea della quale si innamora, e Miraldo, un chitarrista che gli insegnerà a suonare e a comprendere appieno la cultura manouche. Un romanzo d'amore e formazione, di gioia e libertà.
Presenta il film: Laura Halilovic

ore 18.00
Citizen Manouche di Thomas Chansou, con Gary Chauquet, Sebastien Bellonie, Wesley Bellonie -Francia 2005, Betacam SP, 52'
Un road movie che porta dalla città di Meymac, in Corrèze, fino in Piemonte tre giovani cugini manouche. Lo scopo del loro viaggio è ritrovare la comunità Sinti da cui provengono e conoscerne la storia. Un viaggio iniziatico, soprattutto per l'incontro con altri viaggiatori nelle varie tappe del lungo cammino fino al confine italiano.
v.o. / sottotitoli italiani

ore 19.00
Presentazione del libro Non chiamarmi zingaro di Pino Petruzzelli -Chiarelettere, 2008
Regista teatrale e direttore del Centro Teatro Ipotesi di Genova, Petruzzelli racconta gli zingari dando loro la parola, trascorrendoci insieme diversi mesi e andandoli a trovare nelle periferie delle nostre città. Il suo libro-reportage raccoglie storie sorprendenti e inaspettate, così come racconti di vita dura e sofferta, da cui è stata tratta recentemente "un'orazione civile", dal titolo omonimo, che verrà portata in scena nei prossimi mesi in molti teatri italiani.
Ospite: Pino Petruzzelli - regista, attore e scrittore
Conduce: Marco Dalla Gassa - co-curatore del programma

Gipsy Summer di Kristina Nikolova - Bulgaria 2006, Betacam SP, 13'
Durante il periodo estivo, una famiglia di bulgari Rom vive in un campo non lontano dalla spiaggia di una località del Mar Nero, dove lavora da venticinque anni raccogliendo l'immondizia lasciata dai turisti.
Documentario su una forma alternativa di lavoro stagionale che usa un registro partecipe e leggero per raccontare uno spaccato di quotidianità poco conosciuto.
v.o. / sottotitoli italiani

VENERDI' 4 DICEMBRE
Cinema Massimo 2


ore 10.00 ROM città aperta
Io, la mia famiglia rom e Woody Allen di Laura Halilovic -Italia 2009, Betacam SP, 50'
Una riflessione sull'(auto)rappresentazione della comunità rom nel cinema rivolta ad alcune scolaresche torinesi. La giovane regista Laura Halilovic presenterà il suo documentario autobiografico, una riflessione consapevole, autoironica ma al tempo stesso commossa sulle proprie origini familiari ed etniche, sulla propria comunità e sul grado di integrazione che la nostra società offre a coloro che, a tutti gli effetti, sono suoi cittadini.
proiezione per le Scuole Secondarie di II grado
Ospite:
Laura Halilovic
Conduce l'incontro: Marco Dalla Gassa (consulente del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza)

 
Di Frances Oliver Catania (del 25/05/2013 @ 09:00:35 in Kumpanija, visitato 1750 volte)



Giovedì 6 giugno 2013 alle 21,00, ingresso ad offerta libera
CGIL Salone Di Vittorio - Piazza Segesta 4, con ingresso da Via Albertinelli 14 (discesa passo carraio) a Milano

"Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" di Laura Halilovich - Italia - 2009 - con la presenza di Frances Oliver Catania, che ha seguito la comunità di Pessano con Bornago (quella della nonna della regista, raccontata nel film)

Il film fa parte della rassegna HO INCONTRATO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI V Edizione, dedicata alle donne Rom, organizzata dall'Associazione La Conta in collaborazione con: l'Associazione "Aven Amentza - Unione di Rom e Sinti", Associazione "ApertaMente di Buccinasco" e la Redazione di Mahalla - Rom e Sinti da tutto il mondo

 
Di Fabrizio (del 26/05/2010 @ 08:55:55 in musica e parole, visitato 1771 volte)

Segnalazione di Marco Brazzoduro

SERATA ROM
Mercoledì 26 Maggio ore 19.30
Biblioteca Vaccheria Nardi
Via Grotta di Gregna 27 ROMA

Letture di favole e storie di vita dei Rom
a cura di Cristina Fazzi e Marisa Giampietro
Alla chitarra: Emanuele Maraschini

Intervengono:
prof. Marco Brazzoduro (Università "Sapienza" di Roma)
Roberta Zaccagnini (Amnesty International -Coordinamento DESC )
Valerio Tursi (Presidente "ARCI Solidarietà")
Carmen Rocco (Antica Sartoria Rom)

Esposizione degli abiti della Sartoria Rom

Proiezione di
Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen (50') Regia di Laura Halilovic

La manifestazione è realizzata con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma.
Per prenotazioni e informazioni, telefonare al 064073474 o al 3336625293 oppure inviare un'email all'indirizzo giovannialfonso@fastwebnet.it

"ad Auschwitz dove sono rimasti gli zingari,
la lacrima è scesa, la mano ha preso la penna,
per scrivere parole qualunque"
RasimSejdic

Associazione Spazio Tempo
Biblioteca Vaccheria Nardi per la Solidarietà
Il Paesaggio umano e la memoria
Laboratorio autobiografico
Quando l'altrove è qui. Storie di vita e di migrazione

 

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